Campagnuzza, nuova scuola e 60 alloggi
I lavori vanno avanti spediti. E questo non può che essere un elemento di soddisfazione dopo le mille traversie che ha conosciuto l’iter progettuale del Contratto di quartiere.
Ormai avevamo perso il conto. Quante volte si era parlato del progetto che cambierà i connotati di una porzione del rione Campagnuzza? Quante volte l’Ater e il Comune avevano annunciato che l’iter era agli sgoccioli? Innumerevoli. Talmente tante che ormai non ci credeva più nessuno.
Ma ora si è materializzato il “miracolo”. Dopo quasi dieci anni di attesa (era il 2005 quando il progetto fu presentato alla cittadinanza) stanno entrando nel vivo i lavori di realizzazione dei sessanta alloggi dell’Ater previsti nell’ambito del Contratto di quartiere di Campagnuzza. A fare il punto è l’ingegner Renato Mattiussi dell’Ater. «I lavori vanno avanti così come procede il cantiere per la realizzazione della scuola materna», spiega. «Il maxi intervento edilizio, che prevede un investimento complessivo di oltre 15 milioni di euro, consentirà di riqualificare l’area dell’ex macello comunale di via del Carso, anche grazie alla realizzazione di un nuovo edificio scolastico che potrà accogliere fino a sessanta bambini», aggiunge.
Ad aggiudicarsi l’appalto per la realizzazione dei sessanta appartamenti di edilizia residenziale pubblica era stata “Iti impresa generale di Modena”. La ditta emiliana si era aggiudicata l’incarico proponendo un ribasso del 54,99 per cento sull’importo a base d’asta, sbaragliando la concorrenza di altre 42 imprese che avevano formulato un’offerta nei mesi scorsi. L’intervento - coperto con uno stanziamento di 8.559.000 euro da parte dello Stato, di 5.461.000 da parte della Regione, più un’ulteriore iniezione di altri 3 milioni - sta interessando parte della via del Carso, lo spazio della ex fabbrica del ghiaccio e dell’ex macello, nonché i giardinetti e il collegamento tra la via del Carso e la sottostante via del San Michele, dove si prevede la riqualificazione dello spazio antistante e di quello posto a sinistra dello stadio della Campagnuzza. Il progetto prevede più specificatamente la realizzazione di 24 alloggi di edilizia residenziale pubblica finanziati attraverso la legge regionale 6/2003 e di 36 appartamenti con il Contratto di quartiere 2.
Nella prima fase, gli operai della ditta che si è aggiudicata l’appalto si occupano della demolizione delle fatiscenti strutture preesistenti, sulle cui ceneri sorgerà il nuovo villaggio di Campagnuzza alta. A regime, nel cantiere opereranno complessivamente tra i quaranta e i cinquanta addetti. Il progetto è finanziato da Stato (6 milioni), Regione (4,5 milioni) e Ater di Gorizia che partecipa all’investimento con 5,4 milioni di euro attraverso un’anticipazione delle risorse da parte della Regione con restituzione in trent’anni a tasso zero.
La Iti ha 720 giorni di tempo per ultimare i lavori, che stando al cronoprogramma stilato dall’Ater dovrebbero concludersi tra due anni, a marzo. «Scatterà poi la fase dei collaudi, quindi l’assemblamento e le rifiniture», conclude Mattiussi, che è anche direttore dei lavori della Campagnuzza.
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