Campagna elettorale, quando Tondo battè Illy spendendo un terzo
L’ex governatore Riccardo Illy, che nel 2008, per tentare il bis alla guida della Regione, aveva speso la bellezza di 312.472 euro GRAFICO Le spese elettorali 2008
Stretta di mano tra Tondo e Illy
TRIESTE
Tanto spendi, tanto godi? Una bufala. Lo sa bene l’ex governatore Riccardo Illy, che nel 2008, per tentare di fare il bis alla guida della Regione, ha organizzato una campagna elettorale faraonica: 312.472 euro per promuovere faccia e programmi da Muggia a Tolmezzo. Peccato che il duellante Renzo Tondo, investendo ”solo” 93.436 euro, cioè meno di un terzo, abbia avuto la meglio, lasciando l’ex volto notissimo della politica triestina e regionale a bocca asciutta. Una botta ancora più forte se si considera che, al presidente carnico, una consistente fetta del ”tesoretto” elettorale è arrivata da terze mani, come quelle della Danieli di Buttrio, che ha ”foraggiato” la sua campagna con 20mila euro. È questa una delle chicche che si scoprono aprendo la ”cassaforte” dei politici nostrani, cioè scartabellando i rendiconti delle spese elettorali sostenute nel 2008 dai candidati alla presidenza della Regione e al Consiglio regionale.
TONDO&ILLY
Ecco gli elementi più succosi. Il governatore Tondo è riuscito nella scalata investendo 93.436 euro. Di questi, 10mila glieli ha dati il collega-amico Vanni Lenna, e poi la Edm Lame srl (1.000 euro), Consulit srl (15mila), Cortelicini srl (10mila), C.g.s. spa (10mila) e la Danieli (20mila), oltre a un privato cittadino, che ci ha messo 3mila euro. Il resto se lo è pagato lo stesso Tondo. La campagna di Riccardo Illy, invece, è costata 312.472 euro. Gran parte (270.886) è stata pagata dalla coalizione che lo sosteneva, Intesa democratica, in questa maniera: Pd 169.584, Sinistra Arcobaleno 40.000, Cittadini per il Presidente 28.867, Idv 25.432 e Slovenske skupnosti 7.003. Il rimanente Illy se lo è pagato di tasca propria.
GLI ASSESSORI
Elio De Anna non ha badato a spese, con una campagna da 31.071 euro (quasi completamente sponsorizzata da terzi, ad esempio da Geo Nova spa, con 20mila). Il più ”tirato” è stato Claudio Violino, che ha messo i 5.885 euro di tasca sua.
I CONSIGLIERI
Che svenarsi non paghi sempre lo dimostrano i consiglieri. Paolo Ciani e Igor Kocijancic, spendendo rispettivamente 748 e 810 euro, si sono aggiudicati uno scranno in piazza Oberdan. Lo stesso risultato raggiunto dal Pdl Massimo Blasoni con 36.272 euro, o dall’Udc Giovanni Venier Romano con 34.379 euro. La campagna più cara a Trieste è stata quella del Pdl Bruno Marini (autofinanziata). Per non parlare di alcuni esclusi eccellenti, come l’ex assessore Ezio Beltrame che, pur avendo investito 18.759 euro, è rimasto a casa.
LE CURIOSITÀ
Alcuni consiglieri hanno ricevuto dei contributi. Solo per citare degli esempi, al Pd Bruno Zvech sono arrivati 20mila euro dall’Unione regionale dei Ds e 5mila dall’ex presidente Ater di Trieste Perla Lusa. Alessandro Tesini ha ricevuto 20mila euro da Ideal Service. La spa Geo Nova ha versato un contributo ”bipartisan”: oltre ai 20mila euro dati all’assessore De Anna, ha garantito altrette risorse a Gianfranco Moretton. La C.g.s. spa si è divisa equamente: 10mila euro ciuscuco a Moretton e Tesini, oltre a Tondo. Piero Camber si è fatto aiutare dalla famiglia: dal fratello senatore Giulio e un parente di nome Ettore, e da Enrico Scaramucci. Il ”misto” Roberto Asquini ha ricevuto 10mila euro da Solar system.
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