Cambio di proprietà per le cantine Jermann: ad Antinori la maggioranza delle quote

DOLEGNA DEL COLLIO. Il gioiello forse più prezioso della viticoltura regionale, l’azienda Jermann, finisce nell’orbita di Antinori, altra prestigiosa casa vinicola di caratura internazionale. La notizia, una vera e propria “bomba” nell’ambito dell’enologia del Friuli Venezia Giulia, è stata ufficializzata nella serata di giovedì 4 marzo, e ne ha dato notizia il sito internet specializzato Winenews.
Antinori, prima realtà privata del vino italiano e brand tra i più importanti del mondo, ha acquisito la maggioranza di una delle perle più rare dell’enologia di casa nostra, ovvero Jermann, griffe storica e firma di bianchi icona come il Vintage Tunina, che nel corso degli anni ha vinto premi a man bassa. Jermann è anche una potenza economica, visto che vanta un fatturato superiore ai 12 milioni di euro (primo tra i produttori non appartenenti a cooperative), oltre a una cantina all’avanguardia a Ruttars.
L’intesa raggiunta dal patron Silvio Jermann, che da 40 anni guida l’azienda di famiglia, e dagli Antinori, prevede la cessione delle quote di maggioranza della maison del Collio, per una contropartita economica, il cui valore è rimasto riservato. «La collaborazione con Antinori - ha dichiarato Jermann a Winenews - è un nuovo inizio, una decisione presa per affrontare al meglio i tempi che viviamo, nel segno della tradizione familiare».
«Condividiamo con Silvio - gli fa eco il nuovo proprietario Piero Antinori - gli stessi valori di rispetto per la tradizione familiare, passione per le sfide, rispetto per la terra. Il nostro desiderio è quello di garantire sviluppo e continuità in piena collaborazione con Silvio e con quanto ha fatto in questi 40 anni». Voci di possibile cessione erano state accostate al nome Jermann già nel recente passato, ma poi non era stato concretizzato alcunchè. Adesso, dopo l’anno terribile segnato dalla pandemia, la svolta. Da qualche mese l’azienda vinicola friulana aveva anche rinnovato lo staff manageriale.
L’azienda Jermann è stata fondata nel 1881 dal capostipite Anton, e poi guidata dalle generazioni successive fino ad Angelo (scomparso nel dicembre 2018 a 95 anni) e al figlio Silvio, enologo di grande caratura e creatore del Vintage Tunina, vino che ha consacrato il brand friulano nel mondo. Una realtà di assoluto pregio e dalle dimensioni importanti, visto che conta 200 ettari di terreno (tutti nelle Doc Collio e Isonzo), 170 vitati, di cui 20 già in regime biologico, tra la prima cantina di Villanova di Farra di Isonzo e quella di Ruttars, in Comune di Dolegna.
Con l’acquisizione di Jermann, Marchesi Antinori ingrandisce la sua collezione di marchi, che annovera già realtà come Tignanello, Badia a Passignano, Pèppoli, Antinori nel Chianti Classico, Pian delle Vigne a Montalcino, Tenuta Guado al Tasso a Bolgheri, Montenisa in Franciacorta, Prunotto in Piemonte, Castello della Sala in Umbria, oltre allo shopping fatto in giro per il mondo, su tutti Antica e Stag’s Leap Wine Cellars in Napa Valley.
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