Cambio della guardia alla Brunner di Opicina

Il comandante Scano lascia il “Piemonte” dopo 2 anni e mezzo. Al suo posto il tenente colonnello Santoro
Di Pier Paolo Garofalo

OPICINA. «Dopo due anni e mezzo al comando di “Piemonte” lascio la Cavalleria e l’Esercito con la grande soddisfazione di avere guidato un’unità gloriosa che ha sede in una città fantastica, avendo supervisionato le attività tecniche e addestrative che hanno portato il reggimento alla piena capacità operativa».

Il colonnello Alessandro Scano, novantaquattresimo comandante, cela dietro un largo sorriso l’emozione del suo ultimo giorno di servizio alla Caserma Brunner di Opicina.

Lo fa pochi minuti prima di passare il comando al tenente colonnello Stefano Santoro.

La cerimonia avverrà di lì a poco alla presenza del generale Michele Risi, triestino a capo della Brigata alpina Julia, l’unità dalla quale i militari del “cavallino rampante” dipendono dal 2014, dei rappresentanti delle istituzioni locali e delle associazioni combattentistiche e d'Arma.

Dopo il ridimensionamento degli anni passati, addirittura il rischio di chiusura, il Reggimento Piemonte Cavalleria ha dunque riacquisito completamente il proprio ruolo storico, di pedina operativa esplorante.

Proveniente dal Centro di simulazione e validazione dell’Esercito (Cesiva) di Civitavecchia Santoro, leccese d’origine, ha partecipato a numerose missioni all’estero, ricoprendo incarichi di comando e di staff.

Credenziali che fanno supporre un ulteriore incremento del livello addestrativo e quindi operativo del reparto.

«Raccolgo l’ottima eredità del mio predecessore - dichiara - e mi riprometto di affinarla nel solco della sua impronta. Per rendere il reggimento completamente pronto a ogni possibile impiego al quale verrà chiamato».

Nel frattempo gli uomini e le donne dei “Piemonte” non sono stati e non saranno certo fermi: dall’Operazione Strade sicure a Milano ai confini nordorientali e ora a Roma, fino agli impegni, per squadroni o aliquote, nei teatri operativi esteri, in Libano, Afghanistan e Mali.

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