California: corte sequenze di Dna curano malattie devastanti
È rimbalzata anche sulle pagine dei nostri quotidiani la notizia di un eccentrico scienziato californiano che si è iniettato nei muscoli un circoletto di Dna che stimola la produzione dell'ormone della crescita per tornare a essere giovane. Il fatto di per sé non ha niente di eccezionale, se non per la sua spavalderia romantica. Usare il Dna come un farmaco è quello che la terapia genica sta facendo a partire dal 1989, con più di 2400 sperimentazioni cliniche e piccoli ma importanti successi.
Lo scenario, però, sta ora cambiando da quando si è anche percepita la possibilità di utilizzare corte sequenze di Dna e Rna come modulatori delle attività cellulari. Due recenti notizie confortano questo approccio. La prima viene da uno studio, pubblicato sul New England Journal of Medicine, che riporta il successo di un piccolo Rna nel ridurre i livelli di colesterolo per prevenire le malattie cardiovascolari. A questo scopo già esistono le statine, ma queste non sono prive di effetti secondari e non sempre sono efficaci. Un'altra possibilità è quella di ridurre i livelli dell'enzima Pcsk9, prodotto nel fegato. Lo studio in questione ha ora usato un piccolo Rna, chiamato inclisiran, per indurre la distruzione dell'Rna messaggero di Pcks9; dopo una singola iniezione sottocute, il farmaco funziona per almeno un mese senza effetti collaterali importanti.
La seconda notizia è invece relativa all'approvazione, da parte dell'Fda, del nusinersen, un corto Dna che ora costituisce l'unica terapia per i neonati con atrofia muscolare spinale, una malattia neurologica ereditaria devastante. Il nusinersen si lega all'Rna del gene mutato e consente l'espressione della proteina mancante. La sua efficacia è tale che la sua prima sperimentazione è stata sospesa perché i pazienti trattati erano migliorati a tal punto da rendere non etica la somministrazione di un placebo al gruppo di controllo.
Altre decine di molecole di piccoli Rna e Dna regolatori sono ora nelle fasi avanzate della sperimentazione clinica. C'è da scommettere che la medicina del prossimo decennio vedrà molti di questi farmaci genetici sugli scaffali delle farmacie per la terapia di malattie oggi incurabili.
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