Calici su, gomito giù Basovizza capitale dei barman “alcol free”

Alla “Posta” il contest fra 33 iscritti ai corsi Ial diverte  ma lancia pure un importante messaggio tra i giovani
Lasorte Trieste 18/04/19 - Basovizza, Alla Posta, Gara Drink Analcolici per Giovani Barman
Lasorte Trieste 18/04/19 - Basovizza, Alla Posta, Gara Drink Analcolici per Giovani Barman

TRIESTE È stata una kermesse speciale quella dedicata ieri a Basovizza ai giovani barman: stiamo parlando di “Un cocktail di salute”, la competizione analcolica organizzata dalle scuole alberghiere dello Ial Fvg insieme all’Associazione italiana barman e sostenitori (Aibes). In collaborazione con la Sezione alcologica dell’Azienda sanitaria, la gara è stata incentrata sulla trasmissione di una cultura “alcol free” e ha ribadito così – in questa che è la dodicesima edizione – grande impegno tanto sul fronte della formazione professionale quanto contro l’abuso di alcol tra i giovani (siamo oltretutto in aprile, mese dedicato alla prevenzione alcologica).



Ma in che modo raggiungere i ragazzi per far passare questo importante messaggio? «Proprio con gare e competizioni», ha risposto Anna Gandini dello Ial di Trieste: «Nata così, come un gioco, già dalla seconda edizione i ragazzi hanno affrontato l’evento con grandissima serietà ed è stato a quel punto che abbiamo chiamato Aibes».

Ospitata quest’anno al ristorante “Posta” di Basovizza – nuova sede dell’Alberghiera Ial Trieste – la sfida si è fatta bella della presenza di studenti e studentesse del secondo e terzo anno dei corsi “Sala” e “Bar” degli istituti di formazione professionale e dei terzi e quarti anni degli Ipssar.

In rigoroso completo da lavoro – giacca e cravatta– hanno potuto vivere la gara e allo stesso tempo esercitarsi nel mestiere. Ecco che in questo contesto fatto di musica, lavoro ma anche di un’entusiasta tifoseria, per batterie di tre, 33 giovani barman in erba si sono avvicendati nella preparazione di variopinti e fantasiosi cocktail a base di frutta fresca, succhi, bibite e sciroppi. Sei minuti soltanto per “costruire” un drink, servito poi in calici e bicchieri “old fashioned”, adornati da sfarzose decorazioni floreali o fruttate, tutte «rigorosamente commestibili».

«È una cosa molto seria perché fa parte di un lavoro individuale tutto loro», hanno spiegato i promotori: «Non si tratta infatti di stare al bar o semplicemente di servire a un ristorante, ma ha anche un risvolto ludico, ovvero la competizione stessa». E proprio in quest’ottica, infatti, i concorrenti sono stati valutati da una giuria di esperti – non a caso l’Aibes in loco – «sotto il profilo tecnico, visivo e degustativo».

Sul podio, al primo posto Marco Venaruzzo dello Ial di Latisana con il cocktail “Winter Mask”, al secondo Zhou Yaxin sempre dello Ial di Latisana con il cocktail “Butterfly” – è stata premiata anche per la miglior tecnica – mentre al terzo si è classificata Francesca Cartelli dello Ial di Aviano, con il cocktail “Passione Verde”, che si è anche aggiudicata il premio per la ricetta più originale.

Ma non è tutto. Per ciascuna scuola aderente, l’Aibes ha selezionato un “vincitore” che in autunno prenderà parte alla finale regionale dell’ambitissimo Barman Junior 2019.—


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo