Calendario unico e controlli serrati, inizia la nuova era dei mercatini a Trieste
TRIESTE. Basta ai mercatini bazar. Stop ai fumi di salsicce cotte alla piastra in città e a bancarelle con merce “scadente”. Dopo anni di polemiche, con protagonisti commercianti triestini e cittadini stufi di vedere invaso il centro da manifestazioni itineranti non all’altezza della parola “decoro”, il Comune imporrà determinate indicazioni di allestimento, assecondando le richieste più volte ribadite dalle categorie e dai residenti. Ma non solo. L’amministrazione ha deciso anche di rafforzare i controlli della Polizia locale proprio sul rispetto dei regolamenti per gli ambulanti.
Sono queste le indicazioni che arrivano dall’assessorato alle Attività economiche tramite il suo responsabile, Serena Tonel, a cui è passata negli scorsi mesi la delega di non facile gestione, precedentemente in capo al collega Lorenzo Giorgi. Il forzista aveva ricevuto più volte critiche da parte dei commercianti del centro, che lo accusavano di aver trasformato le agorà principali della città nelle sedi di mercatini di scarsa qualità e con merci spesso uguali a quelle vendute nei negozi triestini.
Memorabile era stata la lite intercorsa tra don Fortunato della chiesa di Sant’Antonio Nuovo e Giorgi, con il primo infastidito per la “sagra indecorosa” che occupava tutta l’area antistante l’ingresso del tempio e che emanava senza tregua olezzi di salsicce. Ma con Tonel sembra che ci possa invece essere una svolta. «Le indicazioni date e concordate con gli uffici – ha sottolineato l’assessore durante una riunione della Terza commissione presieduta da Massimo Codarin – seguono la volontà del Comune di far valere il suo ruolo quale programmatore e organizzatore. Quindi ai privati verranno date determinate indicazioni di allestimento, è una cosa su cui stiamo lavorando. Abbiamo chiesto anche alla Polizia locale di intensificare i controlli sulle merci e sul rispetto delle regole».
Così l’esponente della giunta Dipiazza ha risposto ad alcuni consiglieri comunali, tra cui Michele Babuder (Fi), che ha in particolare specificato: «Bisogna cercare di creare un’uniformità nelle proposte di allestimento e una specificità di quelle che possono essere le categorie merceologiche». La parola decoro dovrebbe caratterizzare l’intero calendario di iniziative del 2020, che Tonel presenterà in giunta per l’approvazione la prossima settimana. A detta di alcuni consiglieri, un evento eccezionale che non capitava da tempo, quello di poter consultare già a inizio anno un programma completo.
Mese per mese – secondo la strategia organizzativa di Tonel che prevede anche una particolare attenzione alle periferie e al dialogo con le categorie e i diversi commercianti dei rioni – sono state scandite quindi tutte le esposizioni, culinarie e non, vecchie ma anche nuove. Tra le novità di quest’anno, c’è il mercatino di Carnevale nella seconda metà di febbraio, che si terrà tra piazza Ponterosso e le vie Bellini e Cassa di Risparmio. Verrà poi inserito in piazza della Borsa il mercato caseario e ortofrutticolo di Coldiretti. «Nasce dall’idea di creare una vetrina dei prodotti del Fvg – ha spiegato Tonel – da inserire in una zona centrale proprio per la volontà di fornire anche un’educazione alimentare a 360°: sarà un esperimento».
L’appuntamento con lo street food, organizzato fino all’anno scorso in piazzale Straulino e Rode, si sposterà nella zona di Ponterosso. Per piazza Europa, ora che c’è l’hotel Hilton, si esclude invece il coinvolgimento di piazza della Repubblica e via Mazzini. A intervenire in Commissione è stata pure Sabrina Morena (Open Fvg), che ha chiesto una maggiore distribuzione dei parcheggi dei mezzi utili alle diverse fiere.
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