Caldo record, Trieste la quarta città più rovente d'Italia

La città giuliana, con i suoi 18°, segna un nuovo record e abbatte la temperatura di 16.6° registrata nel gennaio del 1994. Nella lista stilata da 3bMeteo, compare così fra le città più calde dopo Roma, Napoli e Alghero

TRIESTE Caldo record in questo gennaio triestino del 2018. La perturbazione "fuori stagione" che sta colpendo in queste ore l'Italia, più primaverile che invernale, ha portato i suoi effetti alzando le temperature in tutto il Centrosud e, colpo di scena, anche a Trieste.

Il capoluogo giuliano è infatti tra le cinque città italiane che hanno registrato un caldo decisamente fuori stagione. In particolare, osserva l'agenzia 3bMeteo (cfr. grafico), Trieste, con i suoi 18 gradi centigradi, segna un nuovo record e abbatte la temperatura registrata nel gennaio del 1994 di 16.6°.

Maltempo da martedì, allerta della Protezione civile Fvg

La città giuliana compare nell'elenco in quarta posizione, superata da Roma, che svetta al primo posto: con 22°, la Capitale ha infatti registrato un record assoluto che abbatte il precedente record di 20.2° segnato a gennaio del 1994. Record di caldo anche a Napoli (al secondo posto della lista) che con i 22° supera il precedente record di 20.4° del gennaio 1997. Al terzo posto Alghero che con i suoi 21.6° abbatte il precedente di 20.6 del gennaio 1997.

E poi, appunto, al quarto posto l'unica città del Nord, Trieste, seguita da Palermo, al quinto posto con 24 gradi, che nel capoluogo siciliano non bastano però a superare il record del gennaio 1962, quando erano stati registrati ben 27 gradi.

Il fenomeno, già ampiamente anticipato dai meteorologi, deriva dai forti venti di Scirocco accompagnati da intensi temporali, quasi come fossimo in estate, che, oltre al Friuli Venezia Giulia, hanno colpito anche Veneto, Liguria, Piemonte e Lombardia occidentale. I temporali (che hanno assunto anche la forma di grandinate) si sono spinti persino sulle Alpi, assumendo carattere nevoso mediamente oltre 1200-1500 metri, in particolare su quelle piemontesi e sulle Dolomiti. Gli accumuli di neve sono davvero notevoli sulle Alpi occidentali, con oltre 2 metri al Sestriere (dove è molto elevato il pericolo valanghe). Tanti i disagi alla circolazione.

Le condizioni meteo in Fvg. E veniamo alla nostra regione. La Protezione civile regionale ha emesso una nuova allerta meteo nella giornata di oggi, martedì 9 gennaio.

Si legge nella nota: prosegue la fase sciroccale con piogge intense su Alpi e Prealpi Carniche (fino a 100 mm in 6 ore nella zona di Barcis con raffiche di vento a 110 km/h sul monte Rest); sulla costa lo Scirocco soffia a 55 km/h. Nella mattinata si sono sviluppati dei rovesci a 12 mm/ora anche sulle Prealpi Carniche orientali e sul Gemonese. Su Tarvisiano, pianura e costa, le piogge sono deboli o trascurabili. La quota neve rimane intorno ai 1800 metri.

L'evoluzione. Il flusso sciroccale proseguirà, intenso, fino al tardo pomeriggio, determinando ulteriori piogge intense sulle Prealpi, con estensione e spostamento dei massimi di pioggia verso le Giulie. Si attendono ulteriori 50-80 mm di pioggia sulla fascia prealpina, con quota neve in progressivo abbassamento fino a 1.500 metri circa, mentre nelle zone alpine più interne dovrebbe scendere a 1.000-1.200 metri. Tra le 14 e le 16 il fronte principale dovrebbe passare da Ovest a Est sulla regione, determinando piogge anche su pianura e costa con la possibilità di qualche temporale, probabile fino a sera.

Effetti al suolo. Nella mattina si sono registrati i primi disagi provocati dalle consistenti piogge, in particolare un allagamento in località Claut e una frana in località Barcis sulla strada regionale 251. Si segnala poi la tracimazione di un guado in località Prada (nel Comune di Erto e Casso). Il Servizio difesa del suolo della Regione ha comunicato l’apertura del Servizio di piena sul Bacino Cellina-Meduna alle 9.30. E’ stato infine chiuso il guado di Murlis nel Comune di Zoppola, nel Pordenonese.

Riproduzione riservata © Il Piccolo