Calamità, le campane daranno l’allarme
La Protezione civile potrà utilizzarle per avvertire i cittadini. Luca Ciriani: “Sono più affidabili della tecnologia”
TRIESTE. Per chi suona la campana, per dirla con Hemingway. Ma più che alla letteratura in Friuli Venezia Giulia si ritorna al passato. Scoppia un incendio? I fiumi straripano? La tecnologia, con i cellulari e gli impianti di allarme, può non bastare. Ed ecco che anche le vecchie usanze possono essere rispolverate. Come le campane, che non hanno mai smesso di funzionare. Una catastrofe naturale manda in tilt i mezzi moderni ma loro, da lassù, resistono. Se salta l'energia elettrica, o le antenne non funzionano più, come si avverte la gente? Succedeva una volta, quando interi paesi venivano allertati da incessanti din-don. Partivano all'improvviso e si capiva subito dal ritmo impazzito che non suonavano a festa; se c'era un incendio tutti correvano giù in strada con i secchi a spegnere le fiamme.
I nonni se lo ricordano bene. Potrebbe succedere ancora se dovesse verificarsi una calamità. La giunta regionale ha deciso che, di fronte a un grave pericolo, anche le campane potranno essere utilizzate dai sistemi messi in atto della Protezione civile per avvertire i cittadini. C'è una convenzione, stipulata ieri tra il Corpo, le Diocesi e le Arcidiocesi del Friuli Venezia Giulia. Ora i volontari avranno l'opportunità di accedere alle centinaia e centinaia di torri disseminate sull'intero territorio per battere "a martello" le campane - come si dice - e richiamare l'attenzione.
«Così facendo abbiamo recuperato una radicata tradizione delle nostre terre, mettendola al servizio delle esigenze di sicurezza odierne», ha commentato il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia e assessore regionale alla Protezione civile Luca Ciriani. «Si tratta di un mezzo molto importante per le popolazioni - ha evidenziato - anche quando ci troviamo davanti a calamità che impediscano l'uso dei moderni sistemi di comunicazione di cui abitualmente fa uso la Protezione civile».
La convenzione prevede anche esercitazioni mirate per i gruppi comunali, utili per diffondere nella popolazione la conoscenza dei segnali di allarme. Ci sarà davvero in Friuli Venezia Giulia un ritorno al passato. In ricordo del terremoto del 1976, alle ore 21 del prossimo 6 maggio, la giunta darà vita a un' esercitazione su scala regionale. Per l'occasione sarà attivato un allarme seguito da rintocchi delle campane per commemorare le vittime del tragico sisma.
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