Calamari triestini sequestrati a Friuli Doc

Blitz dei Nas nello stand della cooperativa pescatori. Molluschi non scongelati correttamente. Guido Doz: «Solo un incidente»
Friuli Doc
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TRIESTE L’anno scorso c’era stato “l’incidente” delle orate il cui cartello col prezzo era finito sulla statua di Garibaldi, quest’anno è toccato ai calamari. I saporiti molluschi sono finiti nel mirino dei carabinieri del Nas. Non c’è pace per i pescatori triestini in trasferta a Friuli doc a Udine. Ieri mattina i militari del nucleo anti sofisticazione hanno sequestrato circa 15 chili di calamari congelati che erano stati messi a scongelare nel lavello dello stand anziché nel frigo alla temperatura di 4 gradi. Risultato: un verbale con una sanzione che ammonta a circa 200 euro.

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«I controlli sono rigidi e i carabinieri hanno ragione. La procedura di scongelamento è stata sbagliata. Abbiamo commesso un errore. Ma quel pesce non era certo avariato», dice Guido Doz, direttore della cooperativa pescatori triestina. Spiega: «È stato un piccolo incidente, nient’altro. Il pesce che offriamo è ottimo e soprattutto sano. Prova è il fatto che lo stand a Friuli Doc sta lavorando a pieno ritmo. Abbiamo avuto migliaia di clienti...».

Il blitz dei militari ha riguardato anche molti altri stand tra cui quello dei pescatori di San Giorgio di Nogaro che è vicino alla cooperativa triestina e anche altre strutture. Sono stati comunque messi a segno altri sequestri di prodotto ritenuto in cattivo stato di conservazione. Da quanto appreso pare che i controlli dei Nas siano scattati dopo una segnalazione apparsa su Facebook: un post pubblicato giovedì scorso da un utente che invitava gli avventori a non fermarsi in quegli stand.

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«Quando i carabinieri sono arrivati - spiega ancora Doz - hanno trovato le scatole di calamari congelati nel lavandino. Nient’altro. Il resto era tutto ok. Poi sono giunti anche gli ispettori dell’Azienda sanitaria. Ci hanno fatto mettere i calamari in un sacco di nylon nero e lo hanno portato via sotto sequestro. Il verbale non l’ho ancora ricevuto: credo che lo manderanno nei prossimi giorni. Mi hanno spiegato che comunque si tratta di un’inadempienza di poco conto. Dicono, in sostanza, che non si possono scongelare i calamari sotto l’acqua del rubinetto in quanto non viene correttamente mantenuta la catena del freddo».

L’anno scorso lo stand della cooperativa triestina era stato “squalificato” dall’assessore udinese alle attività produttive Alessandro Venanzi per aver appeso un cartello con il prezzo delle orate sulla statua di Garibaldi. I pescatori si erano giustificati precisando che il cartello era in strada e non appeso al collo dell’eroe dei due mondi. Così sono stati perdonati e riammessi alla kermesse friulana. Pace fatta. Ma ieri si sono messi di mezzo i carabinieri che hanno trovato i calamari irregolari. «Tutto tranquillo, nessun problema», chiosa Doz. Ripete: «Lo stand di Trieste è tra i più gettonati....».

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