Cala la fiducia in Letta. Colpa della legge di stabilità
Scende di due punti in una settimana la fiducia degli italiani nel governo guidato da Enrico Letta, che si attesta al 29 percento. È quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’istituto triestino iXè di Roberto Weber per Agorà RaiTre, nel quale emerge che, se si esclude il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, stabile al 53 percento, perdono consensi praticamente tutti i leader politici.
Infatti, cala la fiducia in Matteo Renzi (49%, -1%), Enrico Letta (44%, -3%), Angelino Alfano (28%, -2%) e Beppe Grillo (24%, -2%), Guglielmo Epifani (14%, -2%). Stabili Mario Monti (23%) e Roberto Maroni (18%). Unici segni positivi per Nichi Vendola (23%, +1%) e soprattutto per Silvio Berlusconi (22%, +2%).
Il calo di Letta potrebbe essere in relazione, secondo l’istituto, con la legge di stabilità che viene giudicata negativamente dal 52% degli intervistati, con il 33% di giudizi positivi e un 15% di non so.
Per quanto riguarda la rilevazione sulle intenzioni di voto, il Pd perde mezzo punto, mentre il Pdl sale dal 22,6 al 24,5 percento scavalcando il Movimento 5 Stelle, che scende di due punti e mezzo e scivola al 21,8 percento. Poche variazioni per quanto riguarda i partiti sotto il 5 percento, tra cui Scelta Civica, stazionaria al 4,5%; in lieve crescita Sel (+0,3%), al 4,3 percento; pressoché stabile (-0,1%) la Lega Nord, al 4 percento.
Questo il quadro delle intenzioni di voto (tra parentesi il risultato dell’11 ottobre):
- Pd 28,4% (28,9)
- Pdl-Forza Italia 24,5% (22,6)
- M5S 21,8% (24,3)
- Scelta Civica 4,5% (4,5)
- Sel 4,3% (4,0)
- Lega Nord 4,0% (4,1)
- Fratelli d’Italia 2,2% (2,3)
- Udc 2,1% (2,0)
- Rc 1,0% (0,9)
- Idv 0,9% (0,9)
- La Destra 0,9% (0,6)
- Azione Civile 0,8% (0,8)
- Verdi 0,6% (0,5)
- Radicali 0,6% (0,5).
La rilevazione è stata effettuata da iXè
Trieste per Agorà-RaiTre nei giorni 16-17/10/2013 tramite sondaggio Cati-Cami su un campione casuale probabilistico stratificato di 1.000 soggetti maggiorenni (su 6.749 contatti complessivi). Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’Istat. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza. Margine d’errore massimo: +/- 3,1 %.
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