Caffè degli Specchi, slitta la riapertura
Il momento tanto atteso sta per arrivare, sia pur con un pizzico di ritardo sulla tabella di marcia. Il nuovo corso del Caffè degli Specchi partirà sabato 24 marzo. Una decina di giorni più tardi rispetto al programma previsto, a causa di qualche intoppo, inevitabile in una corsa contro il tempo come questa.
All’interno del locale si lavora a ritmo frenetico affinché tutto sia pronto per il giorno dell’inaugurazione. Fuori, per la prima volta dopo cinque mesi, sono comparse sedie e tavolini. Sulle vetrate si legge ancora il messaggio che ricorda come la nuova gestione stia lavorando per riconsegnare alla città lo storico Caffè. La giornata dell’inaugurazione sarà divisa in due momenti. Alla mattina il brindisi ufficiale con le autorità e gli invitati eccellenti, tra i quali Massimo Zanetti della Segafredo. All’ora del tramonto, poi, il Caffè degli Specchi aprirà le porte ai triestini, con una colonna sonora originale che, sulle note di tre bande musicali, tra cui la “Refolo”, andrà a ricreare le suggestive atmosfere mitteleuropee della Trieste di fine Ottocento. Una scelta, questa, che non si fermerà solo al giorno dell’apertura ufficiale, ma diventerà una caratteristica del nuovo caffè, riproposta ogni domenica a mezzogiorno e, con alcune varianti, al venerdì sera. «Abbiamo voluto dare un’impronta diversa agli Specchi, cercando di riproporre quello che è stato il periodo d’oro, da fine Ottocento fino alla metà del secolo scorso – spiega uno dei gestori Enzo Friolo -. Puntiamo a creare un polo culturale, un salotto letterario, che possa diventare punto d’incontro per tutti, triestini e turisti. Il Caffè degli Specchi tornerà a tutti gli effetti patrimonio della città come nel passato».
Se l’atmosfera sarà volutamente quella di un tempo, gli interni del locale si presenteranno invece rinnovati, pur senza stravolgere la disposizione originaria. Nuovi i lampadari, rifatti i soffitti, con un colpo d’occhio che avrà come colori predominanti il bianco ed il rosso. Nuovo di zecca anche lo staff di camerieri, banconieri e pasticceri. Sono esattamente 19 i ragazzi che hanno superato la selezione, tra questi molti triestini, su un totale di ben 486 candidature. A fare la differenza, la preparazione professionale, la conoscenza delle lingue straniere, ma soprattutto educazione e cortesia. «Puntiamo sulla qualità del prodotto offerto, ma senza trascurare la gentilezza del personale – precisa Giuseppe Faggiotto, titolare del marchio Cioccolato Peratoner -. Vogliamo mettere al centro di tutto i nostri clienti, che devono sentirsi come a casa propria, serviti nel modo giusto e “coccolati” come si conviene». (p.p.)
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