Cade con lo scooter a Corona, muore il giornalista Tomadini: cos’è successo

Ex firma del Messaggero Veneto, si è occupato di sport. Aveva 64 anni, la causa probabile è un malore improvviso lungo la strada della boatina

Marco Silvestri
Fabrizio Tomadini impegnato in un'intervista
Fabrizio Tomadini impegnato in un'intervista

È stato colto da un improvviso malore mentre si trovava in sella al suo scooter ed è caduto sull’asfalto. Non c’è stato nulla da fare per Fabrizio Tomadini, il popolare “Tom”, ex storica firma e redattore del Messaggero Veneto, deceduto domenica sera a 64 anni lungo la strada della Boatina al confine tra Cormons e Corona, frazione di Mariano del Friuli. La tragedia si è consumata intorno poco prima delle 22 all’altezza del sovrappasso ferroviario che si trova subito dopo la zona artigianale e industriale cormonese.

Un malore improvviso

Tomadini, probabilmente, stava tornando a casa e stava percorrendo la strada in direzione di Corona dove viveva in via Trieste in un’abitazione all’angolo con via Gino de Finetti quando è sopraggiunto (questa l’ipotesi più accreditata) un malore improvviso che gli ha fatto perdere il controllo del mezzo a due ruote.

L’urto contro un cordolo

Lo scooter, secondo alcune ricostruzioni, ha anche urtato contro una sorta di cordolo posizionato vicino alla carreggiata e il sessantaquattrenne è stato sbalzato rovinosamente a terra. Tutto - fanno sapere le forze dell’ordine che hanno effettuato i rilevi - è avvenuto senza il coinvolgimento di nessun altro mezzo e senza la presenza di testimoni che abbiano assistito alla scena.

Soccorso da due automobilisti

Ad accorgersi di quanto successo sono stati, invece, due automobilisti di passaggio che stavano percorrendo la medesima strada e che si sono arrestati quasi in contemporanea quando hanno visto l’uomo a terra a pochi metri dallo scooter. Sono scesi dalle proprie auto e hanno prestato i primi soccorsi. Nello stesso tempo hanno anche chiamato i sanitari del 118 (è intervenuta la Croce verde goriziana) giunti tempestivamente sul posto con un’ambulanza assieme anche alle pattuglie dei carabinieri della stazione di comando di Cormons.

Non c’era niente da fare

L’equipe medica si è subito attivata per prestare le cure ma non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo. I primi accertamenti effettuati da parte dei carabinieri sembrano propendere, dicevamo, per il malore improvviso, anche se le indagini sulle dinamiche di quanto è successo sono fatte a 360 gradi, non tralasciando alcuna ipotesi alternativa.

Sconcerto in tutto il goriziano

La notizia della scomparsa di Fabrizio si è sparsa in un baleno, con sgomento e sconcerto in tutto il Goriziano. Al dolore privato della famiglia si associa quello di tanti amici, ne aveva tanti ovunque andava, conoscenti ed ex colleghi. “Tom” è stato brillante testimone e cantore per tantissimi anni di eventi che hanno segnato la storia dello sport goriziano ed in particolare del calcio, del basket e dell’hockey che ha raccontato e descritto con grande passione e personalità. La sua verve e la sua pungente vena ironica lasciavano il segno nei suoi scritti, nella sua speciale rubrica “La campana dello zio Tom”, nei suoi servizi e resoconti sportivi e nelle sue tante narrazioni sportive. 

 

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