Cade il divieto di pesca per gli abitanti delle isole Incoronate

SEBENICO. Potranno nuovamente pescare nelle acque del Parco nazionale delle Incoronate, utilizzando gli attrezzi tradizionali e solo per il fabbisogno familiare. È quanto deciso dal ministero croato dell’Ambiente. Viene così a spegnersi la protesta dei residenti sul noto arcipelago della Dalmazia, duramente colpiti lo scorso dicembre dalla delibera dell’ispettore alla Tutela ambientale, Davor Cukrov, che aveva vietato ai cornatari (gli abitanti delle Incoronate) di esercitare qualsiasi attività alieutica. Un fermo pesca rigoroso, che avrebbe dovuto durare lungo tutto l’arco del 2012, con la possibilità di estenderlo agli anni successivi.
Una misura, è quanto aveva sentenziato Cukrov, motivata dal continuo, pressoché inarrestabile depauperamento delle risorse ittiche in questa bellissima area dell’Adriatico, da decenni proclamata parco nazionale e con tutto quanto ne consegue. Infatti, i “non cornatari” devono attenersi alla regola del divieto di ogni tipo di pesca, ovvero dalla riva, dall’imbarcazione oppure in apnea. Gli isolani erano stati invece seriamente danneggiati da un provvedimento mai avuto in passato e che li privava di una preziosa fonte di sostentamento. Per tale ragione, la scorsa settimana il sindaco del comune Murter–Incoronate, Ivan Božikov, la presidente del Comitato locale dell’arcipelago, Branka Simat e il presidente dell’associazione Kurnatari, Vladimir Skra›i„, avevano tenuto una conferenza stampa, parlando di ingiustificabile fermo biologico e dicendosi pronti a intentare una denuncia costituzionale contro lo Stato croato per violazione dei diritti umani. Inoltre avevano rilevato che gli isolani erano pronti alla disobbedienza civile. Tempo un paio di giorni e da Zagabria è arrivato l’ordine di abolire quanto deciso dall’ispettore Cukrov, con la spiegazione che la sua delibera non è in conformità alle vigenti disposizioni sulla pesca nelle acque dell’arcipelago, permessa esclusivamente alla popolazione locale. Il ministero dell’Ambiente ha però incaricato il Parco nazionale delle Incoronate di effettuare un monitoraggio e di elaborare uno studio sulla situazione attuale riguardante flora e fauna marine.
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