Cadavere ripescato a Grignano. Il giallo porta verso l’Isonzo

Il corpo di Karin Furlan potrebbe essere stato trascinato dal fiume fino in mare. Lo avvalorerebbe l’avvistamento di un passeggero su un treno Udine-Trieste
Una fase del recupero del cadavere a giugno a Grignano. Foto di Andrea Lasorte. A destra la venticinquenne slovena Karin Furlan
Una fase del recupero del cadavere a giugno a Grignano. Foto di Andrea Lasorte. A destra la venticinquenne slovena Karin Furlan

TRIESTE L’unica certezza in una vicenda ingarbugliata sono due date: l’11 dicembre dello scorso anno, il giorno in cui venne vista per l’ultima volta la slovena Karin Furlan a Nova Gorica, e il 6 giugno scorso, quando venne ripescato, fra Miramare e Grignano, il corpo senza vita di una giovane donna che è poi risultato essere proprio quello della venticinquenne d’oltreconfine.

È di Nova Gorica la donna ripescata a Grignano


Oggi, il grande lavoro degli inquirenti è quello di capire e ricostruire cosa abbia fatto e dove può essere stata la giovane di Nova Gorica dalla data della scomparsa al giorno in cui il suo cadavere è stato ripescato in mare. Perché è altamente improbabile, per non dire impossibile, che il corpo privo di vita sia rimasto in acqua per quasi sei mesi di fila. Da quello che trapela, infatti, i resti (seppure in pessime condizioni e in avanzata decomposizione) erano in uno stato tale da non poter ipotizzare una durata così lunga alla deriva, ed erano ancora coperti da qualche brandello di vestito.

È di Nova Gorica la donna ripescata a Grignano


La Polizia slovena, attraverso un comunicato, conferma sostanzialmente ciò che già si sapeva. Ovvero: gli ultimi a vedere Karin in vita sono stati i genitori l’11 dicembre scorso. Non è dato sapere al momento che professione svolgesse Karin, cosa facesse nella vita, dove lavorasse. Dai social emerge qualche post che evidenzia la sua passione per la musica rock. «Non sembra essere una morte violenta», puntualizzano le forze dell’ordine slovene.



C’è anche un altro elemento. Sebbene la Polizia di Nova Gorica non abbia raccolto prove tangibili e concrete sulla circostanza, si sospetta che la ragazza sia caduta (o si sia lasciata cadere) già nel fiume Isonzo e che le correnti abbiano portato il cadavere sino in mare.

Uno scenario che potrebbe sembrare incredibile ma si tratta pur sempre di una circostanza che viene ritenuta possibile. E la memoria non può che correre a qualche mese fa, quando i Vigili del fuoco del Comando di Gorizia si misero alla ricerca di un cadavere che si diceva sarebbe affiorato, per un attimo, dalle acque dell’Isonzo. L’avvistamento era avvenuto da parte di un viaggiatore che percorreva il tratto Udine-Trieste in treno e che sosteneva di aver visto un corpo in acqua, senza aggiungere altri particolari. I pompieri, giustamente, non sottovalutarono la segnalazione e iniziarono le ricerche ma senza fortuna. Potrebbe (ma il condizionale è più che mai d’obbligo) essersi trattato proprio del corpo senza vita di Karin Furlan.

Corpo trovato in mare a Grignano: è una ragazza scomparsa a Nova Gorica
Una fase del recupero del cadavere a giugno a Grignano. Foto di Andrea Lasorte. A destra la venticinquenne slovena Karin Furlan


Fondamentale per dare un nome al cadavere sono stati l’autopsia e l’esame del dna. Siccome non risultavano esserci donne scomparse in regione, le indagini si erano subito allargate alla Slovenia ed era emerso, già nei mesi scorsi, come, ormai da dicembre, non dava notizie di sé una 25enne. Tanti punti interrogativi che attendono una risposta. Anche se il fatto che non siano riscontrati segni di violenza sul corpo lascia propendere per un atto deliberato: ovvero Karin si sarebbe tolta la vita lanciandosi, forse, proprio nel fiume.—


 

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