Bus a Trieste, corse “tagliate” e linee unificate
Corse di autobus unificate, o con tempi di attesa più lunghi in certe fasce orarie, linee che nei giorni festivi si diradano. Da domenica 17 cala su Trieste la riforma del trasporto urbano, figlia diretta dei tempi economicamente flosci, per cui a livello regionale son venuti a mancare 6 milioni di euro, e Trieste avrà una decurtazione di 2,36 milioni, che corrispondono a 582 mila chilometri di percorrenza. Più dei 571 mila previsti fino a solo poco tempo fa.
Il piano, ormai deciso e definitivo anche se non è stata raggiunta l’intera copertura chilometrica da abbattere, prende applicazione per scaglioni successivi. Da domenica partono solo le variazioni che riguardano i giorni festivi. Sono state limate soprattutto certe linee periurbane, e specie quelle dove il controllo del numero di passeggeri per corsa ha dato risultati minimi (7-10 persone), per esempio i “39/” e 49/” tra Aurisina, Carso e Cattinara, e Muggia-San Dorligo e altrettanto l’ospedale di Cattinara. Sparisce la corsa festiva, il risparmio annuo sarà di 124 mila chilometri. Di forte impatto la fusione delle linee 6 e 36, che rende definitiva anche d’inverno la modifica introdotta per l’estate. Tempo di attesa: 15 minuti, ma di 10 sulla tratta piazzale Gioberti (San Giovanni) verso Stazione centrale: 100 mila chilometri risparmiati.
Il provvedimento varato dalla Provincia parte dal dato di fatto che l’aumento Istat che la Regione avrebbe dovuto corrispondere alle aziende di trasporto pubblico per il 2013 sarebbe dovuto essere del 6,2%, pari a 136 milioni di euro, e che la Regione ne ha finanziati invece 130 mila. Da qui i tagli, con pesanti timori anche per la tenuta dell’occupazione (e non solo del servizio pubblico).
«Abbiamo seguito, nella trattativa con Trieste Trasporti - spiega Vittorio Zollia, assessore provinciale - criteri molto precisi: non toccare le fasce di orario che coprono servizi scolastici o di lavoro, incidendo quindi piuttosto sui giorni festivi; usare maggiormente linee fin qui poco utilizzate, tagliandone altre sugli stessi collegamenti; tagliare collegamenti aggiuntivi, organizzati grazie all’utilizzo della cifra derivante dal ribasso d’asta della pregressa gara europea; rendere effettive modifiche già collaudate nel periodo estivo».
Fatte le somme dei chilometri, ma anche dei minutaggi perché ci saranno fasce d’orario in cui certe linee allungheranno i tempi di attesa alla pensilina, è risultato un risparmio di 410 mila chilometri. Distanti dalla cifra finale di 582 mila. «Siamo ancora in trattativa con Trieste Trasporti - risponde Zollia -, abbiamo chiesto che una parte dei tagli se li accolli l’azienda stessa. Che si faccia carico insomma, per una quota, del risparmio che viene richiesto».
Ciò non significa però che Provincia e “TT” taglieranno corse un po’ per uno. Il traffico dei bus è stato definito. I risparmi “aziendali” dovranno essere trovati altrove. E i sindacati, come vedremo, un’idea già ce l’hanno, che non dispiace nemmeno al Comune, azionista di riferimento.
Sullo sfondo, al momento scongiurato ma non ancora con una firma sotto un documento, c’è l’esubero paventato di 26 dipendenti a Trieste. «Ci siamo battuti per un accordo generale - prosegue Zollia - che mantenga anche la situazione occupazionale, ma è ancora aperta la discussione su che cosa taglierà Trieste Trasporti per coprire l’equivalente dei 170 mila chilometri». Se non sui chilometri, e non sui dipendenti, le opzioni aperte restano i risparmi di gestione, il calo degli utili, una revisione stipendiale per le alte funzioni che potrebbe essere la vera novità. «Se questa condivisione non sarà accettata - prevede Zollia - toccherà a noi ridurre ancora il servizio, con conseguenze più pesanti per l’utenza, che già adesso con questi interventi molto prudenti certamente in alcuni settori ne risentirà».
Intanto la riduzione dei finanziamenti fa base su gennaio, ma un mese e mezzo senza riduzione di chilometri costa come nel 2012. La spesa in più sarà da recuperare. «Da inizio anno il servizio è rimasto uguale - ragiona l’assessore -, e dunque dovremo pagarlo per intero, cercando nel corso dell’anno o compensazioni altrove, oppure fondi della Provincia al momento tutti da trovare».
Tra le certezze non scardinate da questo smagrimento c’è l’assicurazione di Trieste Trasporti che non verranno modificati gli accordi che prevedono un annuale acquisto di autobus ecologici di ultima generazione per “pulire” le emissioni inquinanti, una politica che ha fatto del parco-bus triestino uno dei più nuovi in circolazione.
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