L’acqua mette ko il bunker del Castello di Duino
La riapertura è coincisa anche con una novità per turisti. Alcuni studenti hanno fatto da ciceroni ai visitatori in occasione delle giornate Primavera al castello.

Un panorama mozzafiato, nonostante il tempo instabile. Un percorso storico unico che abbraccia l’Ottocento e il Novecento. Diverse mostre all’interno e il museo da visitare. Ma soprattutto delle guide uniche: gli alunni della scuola secondaria di primo grado Carlo de Marchesetti di Sistiana.

La riapertura del Castello di Duino è coincisa, nelle giornate di sabato e domenica, con una novità per turisti. Il gruppo di studenti – coordinati dai professori Marchi, Cenetiempo, Pacchioni, Sarti, Biondi, Giurco, Marchesan e Merluzzi – hanno fatto da ciceroni ai visitatori alla scoperta del castello di Duino e della storia della famiglia Torre e Tasso in occasione delle giornate Primavera al castello.
Il Castello di Duino sarà visitabile tutti i giorni, fino a fine settembre, dalle 9.30 alle 17.30. Oltre che ammirare i cimeli d’epoca e lo straordinario panorama che si apre sul golfo di Trieste, i visitatori hanno potuto vedere documenti e foto di famiglia dei Torre e Tasso e soffermarsi davanti allo splendido capolavoro architettonico della scala palladiana, nonché visitare le mostre ospitate nel sito.

Un unico inghippo. Al cospetto della Torre e del parco è possibile da anni scendere nel bunker utilizzato nel corso della seconda guerra mondiale, ma l’accesso risultava delimitato da un nastro bianco e rosso. Le piogge hanno creato alcuni problemi nel sotterraneo del Castello di Duino che adesso sono al vaglio della proprietà prima del ripristino. I visitatori hanno osservato l’esterno del bunker, con il filo spinato e il riferimento al 1943, proseguendo il loro percorso. —
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