Bufera sulla Pro loco: «Gaddi è incompatibile il sindaco chiarisca»

All’interrogazione di Cicogna si aggiunge quella di altri quattro consiglieri che accusano: «Equivoche agevolazioni»
Bonaventura Monfalcone-13.09.2018 Consiglio comunale e protesta per aumento tassazione-Grado-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-13.09.2018 Consiglio comunale e protesta per aumento tassazione-Grado-foto di Katia Bonaventura

GRADO All’interrogazione presentata dal dem Luciano Cicogna che punta a fare chiarezza sulla situazione della Pro Loco e il ruolo dell’assessore Claudio Gaddi sulla vicenda dei contributi del Comune per l’allestimento di manifestazioni fra le quali Mare Nostrum, si aggiunge ora una mozione sul rapporto istituzionale tra il comune di Grado e la stessa Pro Loco di Grado dei consiglieri comunali Sebastiano Marchesan, Claudio, Kovatsch, Roberto Borsatti ed Elisabetta Medeot.

La proposta è di mettere al voto una mozione con la quale viene chiesta al sindaco una precisa risposta sulla domanda se sia stata rimossa, in via definitiva, la presunta causa di incompatibilità esistente sull’Assessore Claudio Gaddi.

«Il sindaco chiarisca se siano stati trasmessi all’amministrazione comunale tutti gli atti della Pro Loco, utili a fare chiarezza sulla vicenda e precisamente: i verbali sulle sue dimissioni da vice-presidente della Pro Loco e dello spostamento della sede legale dalla sua abitazione a una sede più consona per l’importante sodalizio comunale ovvero perché non sia stata spostata, a suo tempo nella delegazione comunale di Grado Pineta, immobile che funge da casa per alcune associazioni».

I quattro consiglieri chiedono poi al sindaco di sospendere qualsiasi rapporto di collaborazione con la Pro Loco, finché non sarà fatta la massima chiarezza. Marchesan, Kovatsch, Borsatti e Medeot avevano espresso lo sconcerto perché “la sede legale della Pro Loco di Grado si trova ancora presso l’abitazione dell’assessore Gaddi il quale, prima di assumere il ruolo di assessore comunale, ha assicurato di aver rassegnato le dimissioni dal ruolo di vice-presidente dell’ associazione». La Pro Loco, come precisano i firmatari della mozione, dovrebbe per la sua natura e importante funzione di coordinamento con le altre associazioni locali presenti nel territorio, risultare rigorosamente apartitica e non condizionata da appartenenze o legami. Invece, affermano i quattro «sia l’assessore Claudio Gaddi che l’attuale presidente della Pro Loco Stefano Barletta, sono stati membri effettivi del Pd con specifici ruoli». Avendo acquisito ragguardevoli contributi dal Comune per la sua attività di collaborazione a importanti manifestazioni come Mare Nostrum, la sagra degli asparagi, e altre, la Pro Loco deve, sempre secondo Marchesan, Kovatsch, Borsatti e Medeot, agire secondo criteri ispirati alla massima trasparenza. Mentre dall’altra parte Amministrazione comunale deve porre in essere ogni attività di vigilanza per evitare che si realizzino possibili conflitti di interessi, o equivoche agevolazioni, «e ciò anche nell’interesse delle altre associazioni, perseguendo la massima trasparenza». —


 

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