Bufera sul leghista Altinier a Gorizia: «Orientamento antisemita»
TRIESTE Orientamento religioso: antisemita. È quanto appariva tra le informazioni personali del profilo Facebook di Stefano Altinier, consigliere comunale della Lega. Accortosi probabilmente di averla fatta grossa, venerdì scorso ha cancellato in fretta e furia quella scomoda e inopportuna affermazione dal web. Solo che l’opposizione ha fatto uno screenshot e la polemica divampa.
Ieri mattina, i consiglieri di opposizione Rosy Tucci (Gorizia è tua), Roberto Collini, Federico Gabrielcig, Alessandra Zanella (Percorsi goriziani), Marco Rossi, Adriana Fasiolo, David Peterin (Partito democratico), Silvano Gaggioli, Alessandro Feri (Gorizia c’è), Andrea Picco (Forum), Marilka Korsič, Walter Bandelj (Slovenska Skupnost), Emanuele Traini (Borghi), Federico Portelli (Gorizie), Ermanno Macchitella, Giancarlo Maraz (M5s) hanno sottoscritto una durissima dichiarazione congiunta.
«Dichiararsi di orientamento religioso “antisemita” su un social di larga condivisione come Fb e, poi, apportare una frettolosa modifica, sperando di passare inosservato, denota in primis ignoranza del termine “orientamento religioso”, se si considera che l’antisemitismo è “avversione nei confronti dell’ebraismo, maturatasi in forme di persecuzione o addirittura di mania collettiva di sterminio da una base essenzialmente propagandistica, dovuta a degenerazione di pseudoconcetti storico-religiosi o a ricerca di un capro espiatorio da parte di classi politiche impotenti”».
Poi, continua l’opposizione, si evidenzia «ignoranza del funzionamento dei social: lo sanno anche gli studenti più sprovveduti che qualsiasi frase, foto, video, sticker, emoticon, una volta postato rimane indelebilmente, anche qualora non sia stato documentato con lo screenshot; ignoranza della legge Mancino, che sanziona e condanna qualsiasi azione, gesto, slogan, avente come scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali. Che a essere protagonista dell’episodio sia un consigliere comunale rende quanto mai imbarazzante e deprecabile il proclama su Fb. Nell’infuocata estate politica dei rosari e delle censure degli insegnanti, stigmatizziamo il comportamento del consigliere leghista Stefano Altinier, dal quale prendiamo le distanze e che invitiamo a riflettere, oltre che sul significato delle parole, anche su quello del suo ruolo istituzionale, chiedendoci, altresì, quale sia l’opinione in merito del capogruppo della Lega e del segretario del partito».
La reazione di Stefano Altinier? Parte al contrattacco, poi si scusa. «L’opposizione cerca di screditarmi in maniera becera. Ho sempre ritenuto che i social non rappresentino la realtà. Ci sono profili in cui uno dichiara di svolgere un determinato lavoro o di essere sposato ma nella realtà, magari, non è così. Io non sono mai stato antisemita. Ci mancherebbe: ho anche partecipato alla festa ebraica Chanukkà e mi affascinano moltissimo la storia e le tradizioni di quel popolo».
E allora perché compariva sino a poco tempo fa quella definizione? «È una cosa vecchia, risale forse a 10, 15 anni fa. Ero adolescente e aveva i connotati di uno scherzo, sicuramente sopra le righe. Mi scuso davvero se ho urtato la sensibilità di qualcuno, tant’è che oggi non c’è più traccia di quanto scrissi, superficialmente, allòra. Chiedo scusa per quanto è successo». —
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