Budapest epura Stalin e beatifica Elvis
La capitale ungherese toglierà la cittadinanza onoraria al dittatore sovietico e la darà al re di Memphis
TRIESTE. Il 1989, l'anno della caduta del Muro di Berlino è oramai storia. Eppure Budapest, capitale dell'Ungheria che attualmente presiede l'Unione europea, ha ancora molte figure controverse nella lista dei suoi cittadini onorari. Due esempi? Il dittatore sovietico Joseph Vissarionovich Stalin o il generale austriaco Julius von Haynau.
Così il Consiglio municiaple sta pianificando di toglierli dalla lista entro il mese di marzo dichiarandoli indegni dell'onore. E chi è degno di questo onore al posto di uno dei più sanguinari dittatori comunisti o del generale austriaco che sconfisse l'Ungheria nella sua guerra di indipendenza dagli Asburgo nel 1849? Elvis Presley, e chi altro? Ma non è certo per la sua inimitabile voce o per i suoi sgargianti vestiti che il re del rock'n roll dovrebbe essere insignito della cittadinanza onoraria di Budapest.
Nei primi mesi del 1957 il re di Memphis cantò dal vivo una canzone durante il popolarissimo negli States Ed Sullivan Show in nome e in solidarietà con la rivoluzione ungherese del 1956 contro i comunisti. Lo stesso Sullivan disse nel corso dello show che Elvis si stava dando da fare per aiutare l'Ungheria dopo l'insurrezione contro l'occupatore sovietico e avrebbe gradito che gli spettatori mandassero, a questo proposito, donazioni alle chiese e alla Croce rossa. «Adesso Elvis sta per cantare una canzone che egli sente particolarmente perché composta in una particolare atmosfera». E lui, il re, cantò "Peace in the Valley" e le donazioni iniziarono ad arrivare immediatamente.
Il risultato? in pochi minuti fu raccolta una cifra pari agli attuali 45 milioni di dollari. Questi fondi furono successivamente distribuiti attraverso famiglie di profughi ungheresi in aiuti umanitari, cibo e vestiti. Budapest, colma di gratitudine, dice ora grazie e sta pianificando di dare il nome a una via o a una piazza al re del rock'n roll. Della vicenda è stata interessata anche la comunità di internet con la possibilità sul sito della capitale ungherese di votare a favore o contro questa iniziativa.
La votazione via web si concluderà il prossimo 15 marzo alle 9 ora italiana. Chi l'avrebbe detto che a breve un turista potrà chiedere a un tassista di Budapest di condurlo in piazza Elvis e non più in piazza o in boulevard Stalin? La toponomastica segue il corso della storia. E anche in Ungheria non è più tempo del socialismo in salsa sovietica ma piuttosto quello del cosmopolita rock'n roll e del suo re bianco. Da Graceland a Budapest: l'impossibile diventa quotidianità.
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