“Buco” di 7 milioni nel bilancio comunale

Corsa contro il tempo per riuscire a chiudere il bilancio in maggio. Ipotesi “dieta” per l’area Welfare. Tensioni in giunta
Di Giovanni Tomasin

La notizia gira da tempo nella maggioranza triestina: tirate le fila del bilancio triestino, ci si è trovati con fondi inferiori di sette milioni rispetto a quanto preventivato inizialmente. Una nuova grana per i conti del Comune dopo quella, più o meno assestata, degli otto milioni mancanti dai fondi regionali. Il dato è attestato da diversi esponenti della maggioranza, ma in municipio si preferisce andar cauti. L'assessore al bilancio Giorgio Rossi conferma soltanto che «da circa un mese abbiamo attestato di avere disponibilità minori», assicurando però che «la situazione non è complicatissima» e che entro fine maggio, termine per la presentazione del bilancio, i conti quadreranno una volta per tutte.

Partiamo dal principio. Da diversi giorni ormai circolava nelle stanze di palazzo Cheba la notizia di un ulteriore "buco", spuntato dall'immensa mole di calcoli necessaria ogni anno a stilare il bilancio comunale. La voce diventa un fatto quando diversi esponenti della maggioranza confermano che il problema c'è, e si aggira su una stazza di circa sette milioni di euro. Soldi che da qualche parte bisogna pur andare a raggranellare. Agli assessori vien chiesto di comunicare quanto e dove son disposti a rinunciare: ognuno fa la sua parte. Inevitabilmente, però, le riduzioni pesano di più sulle disponibilità maggiori.

Una fonte interna al Comune comunica infatti che fra l'assessore al Sociale Carlo Grilli e colleghi ci sarebbe stata un po' di maretta. Il diretto interessato, però, si schermisce e assicura che «l'amministrazione persevererà nel mandato di garantire i servizi»: «Tagli? - dice - Mi difenderò come sempre, come tutti gli assessori che portano avanti il loro lavoro». Nei bilanci, aggiunge, «capita che all'inizio ti tolgano dei fondi e che questi rientrino in seguito, è la prassi. Il mio obiettivo però è garantire i servizi, che infatti continueranno ad essere di altissimo livello». Grilli conclude dicendo che «non andremo a toccare servizi importanti. Dò la mia parola e, mi permetto di dirlo, la mia parola ha un peso». Il titolare della delega al bilancio, dal canto suo, conferma che i tempi non sono facilissimi ma preferisce non parlare di cifre, garantendo però che le soluzioni sono in via di definizione: «Oggi non diamo numeri o poste particolari, diciamo però che abbiamo raggiunto una soluzione per l'equilibrio di bilancio e che abbiamo anche ipotesi per i prossimi anni. In qualche modo ne veniamo fuori».

Quanto al "buco", l'assessore ricorre alle sue note capacità dialettiche e riassume il punto a cui siamo: «Va detto che la riduzione dei trasferimenti da parte della Regione verso i vari Comuni, non solo il nostro, unita a tutta la serie di problematiche legate alla realizzazione delle Uti, ha fatto sì che i bilanci abbiano maggiori criticità rispetto al passato». A Trieste, spiega, «abbiamo avuto modo di definire quali potevano essere le riduzioni di trasferimenti da circa un paio di settimane». Da qui è nata la necessità di trovare «delle situazioni che possono dipanare le riduzioni per arrivare a un equilibrio di bilancio». Capire, insomma, dove si può risparmiare per far tornare i conti: «Stiamo facendo delle azioni virtuose per far quadrare il tutto. Entro fine maggio, primi di giugno presenteremo un bilancio in ordine». Per i prossimi anni, avverte, bisognerà rettificare alcune cose: «Una volta c'erano maggiori disponibilità e costi minori. Ora non è più così e ciò impone massima attenzione». Alla fine del mese scorso un incontro fra la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e il sindaco Roberto Dipiazza aveva portato alla soluzione di un ammanco paragonabile, derivante da un calo dei trasferimenti regionali: per consentire al Comune di definire il bilancio e di mantenere i suoi servizi socioassistenziali, la Regione aveva accettato di trasferire all'ente locale 6 milioni e mezzo di euro.

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