Buco di 400mila euro all’asilo di via Roma

I genitori non mollano: «Bilanci poco chiari». E portano lo stesso il laboratorio con maestre e bambini davanti al duomo
Bonaventura Monfalcone-16.12.2017 Laboratorio scuola materna Via Roma-Via F.lli Rosselli-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-16.12.2017 Laboratorio scuola materna Via Roma-Via F.lli Rosselli-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
È un buco da 400mila euro quello che, a detta della parrocchia di Sant’Ambrogio, le impone la chiusura della scuola dell’infanzia Maria Immacolata di via Roma. Oltre il 90% del passivo è però dovuto alla voce “prestiti”, mentre lo scoperto sul conto corrente, sempre alla data di martedì, era di poco più di 29mila euro. La gestione dello scorso anno scolastico si è chiusa con una perdita di poco meno di 16mila euro. I genitori si chiedono, quindi, cosa vada sotto la voce “prestiti” e a chi la scuola li abbia effettuati, perché chi aveva l’incarico della gestione non ha saputo affrontare i problemi in modo adeguato.


Decisi a non accettare una decisione che ritengono calata dall’alto, molti genitori ieri pomeriggio si sono ritrovati davanti al duomo di Sant’Ambrogio. Non per protestare, ma per proporre un laboratorio per i bambini con le maestre, già programmato da tempo per promuovere la realtà scolastica di via Roma in vista delle iscrizioni di gennaio al prossimo anno scolastico. Insomma, una delle tante iniziative inventate e poi realizzate in questi anni proprio dai genitori per sostenere la scuola frequentata dai loro bambini. Qualcuno già cresciuto e uscito da via Roma. Tre anni fa un gruppo ha dato vita all’associazione Creattiva per realizzare alcuni eventi che hanno consentito di raccogliere fondi a sostegno dell’attività educativa. Altri lo scorso anno hanno risistemato a proprie spese i piccoli magazzini esistenti in giardino per trasformarli in tre laboratori per i bambini. Prima era stato creato l’orto con annessa una piccola fattoria per gli animali.


Insomma, le famiglie rivendicano di essere sempre state vicine alla scuola e di essersi spese anche in questi ultimi mesi, avanzando una serie di soluzioni per migliorare la situazione finanziaria dell’istituto scolastico. Il prossimo evento è lo spettacolo della scuola di danza Coppelia mercoledì in teatro: metà del ricavato dovrebbe andare a Telethon, l’altra metà a sostegno della scuola. «Adesso a chi li diamo questi fondi? Alla parrocchia? Al Comune?», ha commentato sarcastico un genitore.


Davanti al duomo ha voluto esserci comunque non solo l’ex direttrice della scuola, Ivana Della Libera, ma anche l’assessore all’Ambiente Sabina Cauci, che la scuola l’ha frequentata. In mattinata assieme al resto della giunta l’assessore Cauci ha approvato la delibera con cui l’amministrazione comunale, come preannunciato, richiede al Miur, per tramite dell’Ufficio scolastico regionale, l’istituzione di sezioni di scuola dell’infanzia statale in via Roma. Nell’atto si rileva come per il prossimo anno scolastico i posti a disposizione nelle materne pubbliche siano 184 per 297 bambini residenti in età utile per il primo anno di infanzia nel 2018.


La Fism regionale, la Federazione italiana delle scuole materne che raggruppa gli istituti di ispirazione cristiana, dal canto suo evidenzia, «con rammarico», di non essere stata coinvolta prima che venisse maturata la decisione della chiusura. «Unilateralmente assunta dalla parrocchia di Sant’Ambrogio», rileva il presidente della Fism regionale Bruno Forte in una nota. Nel ricordare il ruolo educativo svolsto dalla scuola in oltre cent’anni di vita, Forte afferma che «si sarebbero potute esplorare diverse soluzioni, anche mediante la possibilità di sostegni speciali da parte della Regione, come avvenuto già in altri casi nei quali si erano riscontrate difficoltà economico-gestionali». La Fism, che rivendica di aver sempre sostenuto la realtà di Monfalcone, ritiene la chiusura repentina dell’esperienza «uno strappo e un impoverimento della capacità di iniziativa sussidiaria da parte di soggetti attivi della comunità territoriale».


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