Brussa e Brandolin entusiasti della sua discesa in campo

È una bella giornata per Gorizia». Il sole caldo che ieri ha illuminato la città c’entra poco con questa battuta, tanto precisa quanto laconica, di Giorgio Brandolin. Perché il consigliere regionale del Partito Democratico ha voluto commentare così la notizia della disponibilità del giornalista Roberto Collini a candidarsi alle prossime elezioni comunali di Gorizia per il centrosinistra. Una battuta alla quale Brandolin ha voluto aggiungere poche, semplici ma chiare, precisazioni. «Come è giusto che sia in questi casi sarà il Partito democratico a decidere la posizione da prendere – spiega Giorgio Brandolin -, ma io sono a disposizione: se mi verrà chiesto di portare una mia valutazione, lo farò nelle sedi e nel momento giusti. Posso solo dire che questa è davvero una bella giornata per Gorizia».
Più articolata, ma altrettanto chiara, la valutazione di Franco Brussa, anche lui consigliere regionale isontino del Partito democratico. «Considero la disponibilità di Roberto Collini a candidarsi per il Centrosinistra una vera e propria risorsa, e mi auguro che i partiti della coalizione sappiano costruire accanto a lui tutti i passaggi utili ad una scelta condivisa – dice Brussa -. Collini rappresenterebbe una novità, ma anche quel salto di qualità di cui Gorizia ha bisogno. Sarebbe l’uomo giusto, che arriva al di fuori dalla politica e che può tornare a guardare ai temi veri che importano alla città, all’Europa e non solo. Si tratta di un esponente della società civile che, oltre agli elettori del Centrosinistra, potrebbe convincere anche i moderati».
Resta da capire come l’inserimento del nuovo e forte nome di Collini possa inserirsi nel discorso delle Primarie. «Le Primarie sono uno strumento importante, che il Centrosinistra ed il Pd in particolare adottano quando non c’è un nominativo condiviso o più forte degli altri – dice Brussa -. Ma io credo che la candidatura di Collini possa andare oltre le Primarie: dobbiamo capire se le regole della politica sono utili oppure no, ed in questo caso mi auguro che il Pd e i suoi alleati vedano il nome di Collini come una risorsa da condividere, e non come un’imposizione».
Marco Bisiach
Riproduzione riservata © Il Piccolo