Broletto in vendita, bonifica al via

Il Comune si prepara a cedere il deposito dei bus. Stanziati fondi per rimuovere i residuati bellici
Di Ugo Salvini
TT deposito bus Broletto
TT deposito bus Broletto

Bonifica bellica. Questo il termine tecnico dell’intervento al quale dovrà essere sottoposta, a breve, l’area di Broletto, nella quale, dal dopoguerra, ha sede uno dei depositi dei mezzi di trasporto pubblico della città. Un’operazione il cui costo, pari a 40mila euro, dovrà essere sostenuto interamente dal Comune. Lo stabilisce il Protocollo d'intesa sottoscritto tra il Comune stesso e la Regione, con il quale sono definite le modalità di «messa a disposizione, al futuro affidatario dei servizi di trasporto pubblico locale, delle aree destinate a deposito dei mezzi pubblici». In sostanza, non appena sarà stato individuato in base alla gara aperta dalla stessa amministrazione regionale, il soggetto che gestirà il trasporto pubblico in Friuli Venezia Giulia dovrà acquistare le aree adibite a deposito.

Nelle altre province della regione, i depositi dei mezzi del trasporto pubblico locale sono da tempo a norma per poter essere immediatamente mezzi a disposizione del nuovo affidatario. A Trieste invece il Broletto, ancora di proprietà del Comune, manca del verbale dell’eseguita bonifica bellica, perciò l’amministrazione guidata dal sindaco, Roberto Cosolini, dovrà procedere quanto prima a mettere in regola l’area. Nel novero delle varie modalità da adempiere, c’è anche quella della verifica dell’eventuale presenza, nell’area interessata, di residui bellici. «Il Broletto - spiega l’assessore per i Lavori pubblici, Andrea Dapretto - nel corso dell’ultima guerra, fu sottoposto a bombardamenti perché ritenuto di interesse strategico, perciò questo controllo deve essere effettuato, con tutte le formalità del caso, affinché si possa procedere successivamente alle cessione da parte nostra del deposito a chi si aggiudicherà la gara per il trasporto pubblico locale. Ritengo che si tratti di un intervento di pura prassi - aggiunge Dapretto - perché quella zona è stata caratterizzata, negli anni, da numerose operazioni di scavo e ristrutturazione, perciò l’ipotesi che ci possano ancora essere in loco residui bellici è puramente teorica. In ogni caso - conclude Dapretto - la legge impone che l’intervento si faccia, perciò non possiamo sottrarci, altrimenti sarebbe impossibile trasferire la proprietà dell’area al nuovo gestore del trasporto pubblico locale».

A essere incaricata dell’operazione sarà una società individuata all’interno dell’elenco di quelle autorizzate dal Genio militare, perché si tratta pur sempre di un’attività che implica la perfetta conoscenza delle regole in tema di sicurezza e delle pratiche relative al maneggio degli esplosivi.

Nel deposito del Broletto, nel corso dei decenni, sono state custoditi anche i vecchi filobus. Inaugurato il 30 novembre 1934 per i nuovi autobus e filobus, il Broletto diventò deposito principale, dopo lo spostamento di uffici amministrativi e altri servizi da quello di via Margherita. Nell’area hanno trovato posto negli anni anche le officine generali, il magazzino generale, gli uffici e i servizi tecnico-amministrativi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo