Brevetto di paracadutista: corso di tre mesi a Trieste

Organizzato dalla sezione locale dell’Andpi, si articolerà in 5 ore di lezione alla settimana (una di teoria e 4 in palestra). Non si rivolge solo ai neofiti

di Ugo Salvini

Imparare a volare. Per ammirare il mondo dall’alto, vivendo emozioni rare e intense. E magari apprendere qualcosa che può aiutare, soprattutto i giovani, in particolare in momenti di crisi come quello che stiamo attraversando, a trovare un lavoro. È questo l’obiettivo che si prefigge la Sezione di Trieste dell’Associazione nazionale paracadutisti d’Italia (Andpi), con il corso “per il conseguimento del brevetto di abilitazione militare – così si legge nel depliant – al lancio con il paracadute”. Che costituirà fra l’altro titolo preferenziale per l’arruolamento nella Brigata Paracadutisti della Folgore. «Negli ultimi anni – spiega Fabio Venchi, portavoce dell’Anpdi - abbiamo avuto un numero sempre più esiguo di iscritti a questo tipo di corsi, perché i giovani sono attratti dalla possibilità di fare altre esperienze, come le arrampicate, le vacanze in luoghi deserti e lontani, le gare di sopravvivenza. Stavolta perciò – aggiunge - ci siamo attrezzati con una locandina che stiamo per mettere in alcune caserme, nelle scuole e sul nostro sito internet, con lo scopo di catturare l’attenzione più vasta».

Un’iniziativa promozionale vera e propria dunque, rivolta non solo ai neofiti. «Nel caso in cui una persona sia già titolare di un brevetto che autorizza i lanci col paracadute – precisa Venchi - ma non eserciti da qualche anno, potrà fare un breve ricondizionamento e tornare a lanciarsi». Il corso dura tre mesi, la frequenza prevista è di cinque ore a settimana, di cui una lezione da un’ora di teoria, due da due ore ciascuna in palestra. L’accesso non sarà possibile ai minori di 16 anni e, per presentarsi, sarà indispensabile esibire il certificato medico sportivo per il paracadutismo, rilasciato dal Coni.

La sezione triestina dell’Anpdi ha una lunga storia alle sue spalle (nell’immediato dopoguerra, Trieste fu, assieme a Roma e Firenze, una delle prime città italiane a ospitare la nascita di un’associazione formata da paracadutisti): nel 1956, con decreto firmato del Presidente della Repubblica, divenne una vera e propria associazione d’arma. In accordo col ministero della Difesa, la Sezione ebbe sin dall’inizio il compito di brevettare, sotto controllo militare, giovani che desideravano vivere l’esperienza dei lanci col paracadute. La Sezione ha dato vita a varie iniziative, tra le più importanti la mostra del paracadutismo, allestita nel 1954 alla Stazione Marittima. Nel 1970 l’inaugurazione, nel Parco della Rimembranza, di un cippo carsico con i nomi dei paracadutisti triestini, istriani e dalmati caduti in guerra. Nel 1974 fu organizzato a Trieste il primo raduno triveneto dei paracadutisti e, nel 1993, il raduno nazionale della squadra nazionale di paracadutismo del Centro sportivo dell’Esercito.

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