Brandi: voglio essere giudicata sui fatti
Il capogruppo al comune di Trieste di An-Pdl Angela Brandi prende il posto della Rosolen. Subito al lavoro con i dirigenti, la Brandi assicura: "Lavorerò in continuità perché faccio riferimento alle linee del programma"
TRIESTE
Ieri, il primo giorno di scuola per Angela Brandi. Vissuto «come tutti i primi giorni di scuola». Guardando, ascoltando, imparando a muoversi. Da domani è già Consiglio regionale per il nuovo assessore della giunta Tondo. Che, dopo giorni di silenzio, parla. Promettendo impegno e chiedendo di essere giudicata sui fatti.
Assessore, il primo giorno di scuola com'è stato?
Ho incontrato gli uffici, ho parlato col direttore centrale e con quelli dei servizi per avere il quadro della situazione.
Che eredità le lascia Alessia Rosolen?
Posso solo dire che ha fatto un buon lavoro ma so che non è quello il nodo della sua sostituzione che, l'hanno riconosciuto tutti, è politico.
Continuerà a lavorare sulla scia del predecessore?
Lavorerò in continuità perché faccio riferimento alle linee del programma.
Che le ha detto il presidente Tondo quando l'ha convocata nella sua giunta?
Abbiamo esaminato il quadro della situazione. Mi ha offerto un caffè e fatto l'"in bocca al lupo". Tutto qui. Dopo di che mi ha dato appuntamento in Consiglio regionale giovedì (domani, ndr).
Si sente di lanciare un messaggio di solidarietà alla Rosolen?
Non ho messaggi da dare, di questa vicenda si è parlato sin troppo. Una vicenda andata avanti per tanto tempo, che si è tentato di ricomporre, ma che evidentemente era irrecuperabile per motivazioni politiche. Il presidente ne ha preso atto e ha deciso di conseguenza.
C'è stato un po' di scetticismo da parte sindacale al momento della sua nomina.
Non di tutti i sindacati. Ho trovato certo da parte di qualcuno prevenzione nei miei confronti, non ho ancora iniziato a lavorare. Non credo sia un atteggiamento corretto da tenere visti i problemi del settore in tempi di crisi. Io, di certo, non mi comporterò in questo modo. Quando li incontrerò, e lo farò al più presto, ascolterò le loro proposte con attenzione chiedendo reciproco rispetto.
Anche Roberto Cosolini, ex assessore della giunta Illy, non è stato tenero.
Mi limito a ricordare il mio curriculum politico e amministrativo. Ho iniziato a fare politica a 18 anni, scalato tutti i gradini, ho anche fatto la vicepresidente della Fiera di Trieste e la componente della commissione amministratrice di Acegas.
Favorevole o contraria alle quote rosa?
Contraria. spero che ci siano sempre più donne in politica, ma non condivido una legge che impone le pari opportunità e fissa una riserva indiana per le donne. Le pari opportunità si raggiungono con merito e impegno. Mi rendo conto di essere una quota rosa, ma ricordo di non esserlo stato in Comune a Trieste.
Chi vede come successore di Dipiazza?
Si vedrà. Dispiace che un sindaco del fare non possa essere riproposto per la terza volta. In Comune a Trieste è stata, anche grazie a un sindaco eccezionale un'esperienza bellissima.
(m.b.)
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