Branchi di lupi fanno strage di cavalli

Più di trenta puledri sbranati alle pendici del Velebit. L’allevatore: «Mandria distrutta». E gli abitanti chiedono più tutele
Un branco di lupi (foto d'archivio)
Un branco di lupi (foto d'archivio)

ZARA. Branchi di lupi – specie rigorosamente protetta in Croazia – stanno terrorizzando la popolazione dell’entroterra dalmata, seminando la morte tra gli animali domestici. Più di trenta i cavalli già sbranati. Secondo gli esperti, i lupi si stanno riproducendo in modo incontrollato e il loro incredibile appetito li sta portando a cercare nuove zone di caccia, spesso e volentieri a stretto contatto con l’uomo.

L’ultima vittima di questi formidabili animali è stato un esemplare adulto di cavallo, attaccato e sbranato nei pressi della località di Libinj, sulle pendici del Velebit (Alpi Bebie in italiano) e a nordovest della regione di Zara. Il cavallo, pesante circa 250 chili, stava pascolando venerdì mattina nelle vicinanze dell’abitato, quando alcuni lupi – almeno dieci – lo hanno ridotto a brandelli, mangiando più della metà del corpo. Il proprietario del cavallo, l’allevatore Petar Kneževi„, si è lamentato con i giornalisti per il danno subito: «All’inizio dell’anno avevo una mandria composta da una quarantina di capi. In questi mesi i lupi si sono sbizzarriti senza incontrare problemi, distruggendo la gran parte del branco. Mi sono rimasti solo sette puledri. Denunciare lo Stato croato? Non ho i soldi per farlo, né voglio mischiarmi in faccende del genere. Purtroppo l’iter per ottenere il risarcimento è lungo e complicato, per un cavallo adulto si possono ricevere un massimo di 200 euro, attendendo in media 3 anni per il pagamento».

A detta di Kneževi„, uccidere un cavallo di simili dimensioni non è per nulla facile. Se poi si considera che in un’ora e mezzo i lupi sono riusciti a mangiarne un’ottantina di chili, ne deriva che l’attacco è stato portato a termine da almeno dieci esemplari. Kneževi„ ha parlato di attacchi continui, che hanno riguardato anche bovini e ovini, costringendo addirittura gli orsi a cedere il passo ai lupi, trasferendosi più a valle: «Non possiamo abbattere i lupi perché ciò comporterebbe la pena pecuniari di 5 mila e 270 euro per ogni esemplare. Le autorità dovrebbero procedere con l’eliminazione di una quota prestabilita, per riportare un po’ di equilibrio. Altrimenti, e dopo 50 anni che il sottoscritto e i miei vivono sul Velebit, saremo costretti ad andarcene da questi monti, sconfitti dai lupi».

Diverse decine di chilometri a sudest, i lupi si sono cibati di un segugio della Posavina, ucciso nel villaggio di Zagvozd, sulle alture del Biokovo (regione di Spalato). Il cane faceva la guardia all’abitazione del suo proprietario, Ivica Mišura. «Ho udito il mio cane abbaiare nel corso della notte, ma non pensavo neanche lentamente immaginare l’accaduto. Solo la mattina dopo ho visto i poveri resti».

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