“Bramme” sulle strade per altri due anni

L’assessore regionale Santoro gela il Comune di Staranzano. Spunta il trasporto dei mezzi pesanti via mare ma serve tempo
Altran Pieris, Istituto compernsivo ©Foto di Roberto Coco
Altran Pieris, Istituto compernsivo ©Foto di Roberto Coco

STARANZANO. «Non sarà facile liberarsi nel breve periodo del trasporto su gomma delle “bramme” sulle strade dei Comuni isontini. Passeranno, infatti, almeno due anni prima che si trovi una soluzione in base agli investimenti regionali e ai progetti non ancora presi in esame». Lo ha confermato nei giorni scorsi dopo un incontro con l’assessore regionale alle Infrastrutture, Mariagrazia Santoro, il sindaco di Staranzano Riccardo Marchesan, che si sta occupando della vicenda assieme agli assessori all’Urbanistica e Lavori Pubblici, Erika Boscarol e quello alla Mobilità, Andrea Corà.

Il problema dei mezzi pesanti, che coinvolge i comuni di Monfalcone, Staranzano e San Canzian d’Isonzo, potrebbe essere anche risolto con il trasporto marittimo. Ma anche in questo caso non subito. «L’assessore Santoro ha confermato che ci sono 18 milioni di euro per il settore “trasporti” - spiega il vicesindaco Boscarol - parte dei quali da utilizzare nell’area dell’Aussa Corno e dal dragaggio di Porto Nogaro fino a 7,5 metri di profondità, per cui ci sarebbe l’opzione del trasporto con le chiatte via mare. Il problema quindi che non si risolverà immediatamente, per cui il trasporto via gomma non potrà essere interdetto». Come ricordato dal sindaco Marchesan, le difficoltà che bloccano un’eventuale soluzione delle “bramme” sono due: il “declassamento della zona portuale di Monfalcone rispetto alle altre regionali, assieme all’assenza nel bilancio regionale di un finanziamento specifico per mettere in sicurezza il ponte ferroviario a San Giorgio di Nogaro (dove sono dirette le “bramme”), sul quale dovrebbero passare i vagoni per scaricate i giganteschi e pesanti blocchi di acciaio fuso. Il ponte, infatti, nelle condizioni attuali non è in grado di sostenere il carico. Il treno con le “bramme” potrebbe causarne il crollo.

Gli indirizzi emersi nel Consiglio comunale a Staranzano dello scorso giugno, avevano un mandato preciso al sindaco e agli assessori su tali problematiche. «Credo che per ora – afferma il sindaco Marchesan - dobbiamo tenere sempre alta l’attenzione e vivo il problema, anche se sappiamo che non si potrà risolvere subito. Auspichiamo l’ipotesi possibile del trasporto marittimo, per ora lontana». L’attraversamento dei mezzi pesanti sulle strade comunali, argomento bipartisan, era stato sollevato anche dal Movimento 5 Stelle in merito ai potenziali rischi per la popolazione residente. Di recente si erano incontrati gli amministratori dei Comuni di Monfalcone, San Canzian e Staranzano, territori “ostaggio” dei mezzi pesanti, ma con le “mani legate” visto che non possono prendere alcun provvedimento restrittivo trattandosi le strade di attraversamento di competenza regionale o statale.

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