Bracconieri vanno a caccia di cinghiali nel parco di Piuma. Denuncia e indagini

La segnalazione: «Erano in quattro, azione da commando». Del Sordi scettico: «È una zona troppo rischiosa per loro»

GORIZIA Il giallo dei bracconieri. Non è il titolo dell’ultimo best seller campione di vendite nelle librerie di mezzo mondo. Ma si potrebbe riassumere proprio con queste parole “lo strano caso” che ha avuto come teatro il parco di Piuma, nella zona (incantevole) che degrada verso l’Isonzo. A denunciare l’accaduto un cittadino goriziano che presenterà, nelle prossime ore, una denuncia contro ignoti. Preferisce mantenere l’anonimato perché teme ritorsioni e, francamente, non ha nessuna voglia «di avere a che fare con questi personaggi».

Il fatto “incriminato” risale a martedì sera. Il racconto del segnalatore è molto circostanziato. «Erano le 22.58. Lo dico con precisione perché ho guardato l’orologio non appena ho udito quanto vi sto per illustrare. Avevamo appena aperto le finestre della nostra abitazione per far uscire l’odore, piuttosto forte, di quanto cucinato. Ad un certo punto, ho sentito nitidamente tre spari. Poi, un paio di minuti di silenzio. Quindi, altri quattro, cinque botti in rapida sequenza».

L’uomo ha cercato, quindi, di “captare” quanto stesse succedendo. E ha visto un pick-up che, a luci spente, si muoveva nella zona. A conferma anche le tracce degli pneumatici che erano ancora visibili il mattino successivo. «Al parco di Piuma - racconta ancora il segnalatore - ci sono famigliole di cinghiali che scorrazzano durante le ore serali e notturne. E nel mirino di quelli che, secondo il mio parere, erano dei bracconieri, c’erano proprio gli ungulati. Ungulati che saranno già finiti in qualche piatto fumante». Le persone coinvolte erano quattro complessivamente, di cui una donna. Questo è quanto il goriziano metterà a verbale in una denuncia che sta per essere presentata.

«Ma sono due gli elementi che mi hanno terrorizzato - aggiunge -. Primo: il parco di Piuma è una zona protetta e si trova praticamente nell’ambito di un centro abitato. E se, in zona, ci fosse stata una persona che passeggiava o che portava a spasso il proprio cane? L’avrebbero impallinata? Altra cosa è l’azione “modello-commando”. Pick up a luci spente, spari in rapida successione, recupero fulmineo degli animali abbattuti e via, con il mezzo che si allontana molto velocemente. Tutto nel giro di 8, 10 minuti in tutto. Non sono certamente una persona che si stupisce con poco, ma devo dire che questa vicenda mi ha preoccupato davvero».

«Quel parco va presidiato anche perché, nelle ore notturne, è frequentato da persone poco raccomandabili. Non vorrei fosse anche zona di spaccio. Il mio non è allarmismo nè terrorismo. Semplicemente, sto raccontando la verità».

L’assessore comunale all’Ambiente (e Forestale di professione) Francesco Del Sordi, che ancora non era al corrente del racconto specifico del segnalatore, fa un ragionamento a largo raggio. Esclude recisamente che possano essere stati dei bracconieri. «Perché la loro azione avviene, per definizione, in ore in cui è assai poco probabile incontrare qualcuno o farsi sentire da qualcuno. Quella zona è troppo esposta per rischiare in questo modo». Semmai, Del Sordi dice che ci sono state segnalazioni della presenza di bracconieri nel bosco di Piuma (nella parte alta) e sul Sabotino. «La definizione di bracconiere è ampia. I lacci, i più giovani, non sanno nemmeno cosa sono. Poi, è impegnativo fare il bracconiere. Bisogna uscire quando nessuno ti vede. Molto presto. Semmai, potrebbe essere qualche cacciatore che fa il “furbetto” e caccia fuori orario, senza regole».

Del Sordi chiude con un retroscena. «Noi, come Forestale, stiamo effettuando dei prelievi in deroga di cinghiali ma sono attività ufficiali con uomini in divisa e macchine con i colori di istituto. Non vorrei si fosse fatta confusione». Ma il goriziano replica: «Non posso credere che la Forestale adotti questo metodo con pick up a luci spente e azioni fulminee stile commando», la sua contestazione. Insomma, un piccolo mistero: il giallo dei bracconieri. —


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo