Braccio di ferro Comune-Regione sulla Ferriera

Diffida di Dipiazza sui controlli e ordinanza per ridurre la produzione di ghisa.La replica: «Atto strumentale e non pertinente». Siderurgica Triestina tace
La Ferriera di Servola
La Ferriera di Servola

TRIESTE Braccio di ferro sulla Ferriera fra Comune e Regione. Il sindaco Roberto Dipiazza va all’attacco con un’ordinanza e una diffida inviate rispettivamente a Siderurgica Triestina e alla Regione. L’azienda, almeno al momento, non commenta il provvedimento. L’amministrazione regionale, invece, replica senza mezzi termini. Una lunga nota ripercorre le verifiche degli ultimi mesi e conclude affermando che «la Regione non ha bisogno di alcuna vigilanza da parte del sindaco di Trieste. Sarebbe invece benvenuto un atteggiamento di collaborazione istituzionale».

 

Doppia regia operativa per la Ferriera
Giovanni Arvedi e Debora Serracchiani

 

I provvedimenti del sindaco

Due, come detto, i documenti firmati giovedì dal sindaco Dipiazza e resi noti ieri. Il primo “intima” alla Siderurgica Triestina di contenere la produzione mensile di ghisa entro le 34mila tonnellate fissate dall’Aia. Con l’altro, inviato alla governatrice Debora Serracchiani, l’amministrazione comunale dà tempo 45 giorni alla Regione per concludere il procedimento amministrativo riguardante gli interventi strutturali sull’altoforno.

«La produzione della ghisa è salita oltre le 34mila tonnellate senza autorizzazione», ha rimarcato Dipiazza, presentando in municipio i due documenti assieme all’assessore all’Ambiente Luisa Polli e ai rappresentanti delle associazioni Nosmog, Fareambiente e Comitato 5 dicembre. «Il punto di arrivo è la chiusura dell’area a caldo - ha proseguito il sindaco -. Abbiamo rilevato una situazione drammatica che non può continuare».

Il rapporto dell’Arpa

L’ordinanza e la diffida, come ha spiegato l’assessore all’Ambiente Luisa Polli, prendono le mosse dal rapporto sull’attività di controllo redatto dall’Arpa il 23 settembre scorso, che evidenzia un aumento dei livelli di produzione di ghisa nei mesi di maggio, giugno e luglio. In luglio, in particolare, si sono sfiorate le 40mila tonnellate.

Nel rapporto, l’Arpa spiega che il 13 aprile scorso Siderurgica Triestina aveva «comunicato il completamento degli interventi strutturali presso l’altoforno» previsti dall’Allegato B (Limiti e prescrizioni sulle componenti ambientali) al decreto di riesame dell’Aia, datato 27 gennaio 2016. «In forza di tale comunicazione - osserva sempre l’Arpa - l’azienda si è ritenuta svincolata dal limite di produzione di 34mila tonnellate imposto dall’Allegato B».

Su richiesta dell’Agenzia regionale Siderurgica Triestina ha appunto fornito il documento “Test di marcia con aumento di produttività”, dal quale «si evince che nel periodo fra maggio e luglio 2016 è stato effettuato un test di aumento della produttività sull’altoforno di Servola, che “non ha previsto alcuna modifica impiantistica o strutturale ma misure strettamente gestionali volte alla valutazione della migliore marcia dell’impianto”».

Report sulla produzione

Tutto ciò ha indotto il Comune a prendere le decisioni formalizzate nell’ordinanza e nella diffida. Nella prima, oltre a ordinare il rispetto del limite mensile di 34mila tonnellate per la produzione di ghisa, il sindaco intima a Siderurgica Triestina, a riprova del rispetto di questa prescrizione, di trasmettere ogni settimana al Comune, alla Regione, all’Arpa, alla Provincia e all’Azienda sanitaria “un report riepilogativo della produzione giornaliera di ghisa”, così da permettere una verifica dell’andamento temporale della produzione.

La replica della Regione

«La diffida del Comune è del tutto non pertinente e strumentale. L’Arpa ha effettuato con continuità i controlli e il Comune in particolare ha partecipato al sopralluogo che si è svolto alla Ferriera lo scorso 13 settembre, ne ha condiviso le conclusioni e sottoscritto il verbale». Inizia così la lunga nota con cui la Regione ha replicato, ieri pomeriggio, alla diffida del Comune. L’amministrazione regionale ricorda poi che «con il provvedimento con cui è stata rilasciata l’Aia si è imposto a Siderurgica Triestina che l’accertamento del completamento degli interventi verrà effettuato dalla Regione, previo sopralluogo congiunto degli enti che partecipano alla Conferenza dei servizi». E questo «è esattamente quanto avvenuto: il 13 aprile Siderurgica Triestina ha comunicato a tutti gli enti partecipanti alla Conferenza dei servizi la conclusione di detti lavori a far data dal primo aprile».

Nel frattempo l’Arpa ha ripetutamente verificato - fra il 13 aprile e il 13 settembre - oltre agli aspetti ambientali, anche le opere di mitigazione e abbattimento realizzate. «Infine - conclude la nota - il 13 settembre i rappresentanti di Regione, Comune, Azienda sanitaria, Vigili del fuoco e Arpa hanno effettuato un sopralluogo congiunto, concludendo il processo di verifica e accertando la conclusione degli interventi strutturali dell'altoforno. Il verbale è stato sottoscritto da tutti i partecipanti» che lo hanno poi ricevuto.

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