Bozza Dpcm, niente cenoni di Natale e Capodanno: ristoranti aperti ma solo a pranzo

ROMA. I ristoranti resteranno aperti a Natale, Santo Stefano, Capodanno e all'Epifania, ma soltanto a pranzo. Niente cenone il 24, né a San Silvestro. La bozza del nuovo Dpcm non prevede restrizioni ulteriori rispetto all'orario limitato dalle 5 alle 18 anche per i bar e altri locali di somministrazione cibi e bevande. «Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi», precisa il testo. Negli hotel, dalle 18 del 31 dicembre fino alle 7 del 1 gennaio 2021, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive «è consentita solo con servizio in camera».
Per scongiurare la tentazione di ritrovarsi in casa tra parenti e amici, la bozza del dpcm conferma che «è vietato, nell'ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome», e nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 è vietato anche «ogni spostamento tra Comuni, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, oppure per motivi di salute». È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, «con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1°gennaio 2021, anche ubicate in altro Comune, ai quali si applicano i predetti divieti».
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