Bottiglie di vetro proibite in centro nelle vie dei locali: arriva l’ordinanza
Lunedì 31 maggio i dettagli sulle zone interessate. Più controlli anti alcol ai minorenni. Polidori: «Il servizio al tavolo resta immutato»
TRIESTE. Stop alle bottiglie di vetro nella zona della movida, ma non solo, dal primo giorno di giugno: ad annunciarlo è il vicesindaco Paolo Polidori. Diventa concreta una delle misure adottate dal comitato di sicurezza, riunitosi nei giorni scorsi in seguito ai ripetuti disordini accaduti nei fine settimana in piazza Venezia, sulle Rive e nelle strade vicine.
Ma il perimetro interessato dalle restrizioni sarà più ampio, lunedì 31 maggio sono attesi i dettagli, con l'annuncio ufficiale dell'ordinanza che verrà emessa dal Comune. Stretta prevista anche contro l'acquisto di alcol da parte dei minorenni: i controlli saranno infatti intensificati.
«Si comincia il primo giugno. Niente vetro dopo le 22 e ogni giorno, non solo nei weekend, per tutta l'estate – spiega Polidori – i locali non potranno vendere bevande in vetro per asporto, nulla cambia invece per chi è seduto ai tavoli. È chiaro che non faremo repressione su chi sta tornando a casa e magari ha acquistato una bottiglia – aggiunge – ma è necessario evitare che il consumo di alcol in tali contenitori avvenga fuori.
E serve maggior attenzione anche sulla somministrazione ai minorenni. Anche per questo saranno aumentati i controlli sugli esercenti, e sono pochi – precisa Polidori – quelli che non rispettano le regole, ma su questo ci deve essere tolleranza zero».Polidori – quelli che non rispettano le regole, ma su questo ci deve essere tolleranza zero».
L'obiettivo dell'ordinanza è quello di eliminazione quanto più possibile l'uso improprio del vetro, alla luce degli episodi recenti, che hanno visto ragazzi ubriachi scagliarsi addosso bottiglie, coinvolti in risse e litigi violenti. Alla base della maggior parte dei disordini l'eccesso di alcol, che viene comprato nei locali ma anche nei supermercati. Liti e scontri che non sono circoscritti alla cosiddetta zona della movida, tra via Torino e piazza Venezia, e quindi «l'ordinanza comprenderà un elenco di vie e piazze più ampie» anticipa il comandante della Polizia locale Walter Milocchi, che per i dettagli rimanda alle informazioni che oggi verranno veicolate dal Comune.movida, tra via Torino e piazza Venezia, e quindi «l’ordinanza comprenderà un elenco di vie e piazze più ampio» anticipa il comandante della Polizia locale Walter Milocchi, che per i dettagli rimanda alle informazioni che oggi verranno veicolate dal Comune.
Anche la Fipe è stata coinvolta nei giorni scorsi nelle riunioni discusse per discutere del problema e dell'ordinanza, la presidente provinciale Federica Suban spiega che «non cambia molto per il nostro lavoro, basta limitarsi a non vendere bottiglie di vetro per asporto. Un minimo sforzo per rendere la città più sicura. Si spinge molto invece – sottolinea – a responsabilizzare gli avventori».
Lo step successivo, deciso sempre nel tavolo urgente, chiesto nei giorni scorsi dall'assessore regionale alla sicurezza Pierpaolo Roberti, sarà il mantenimento della sorveglianza privata nelle zone più critiche, un servizio che vedrà l'impegno economico della Regione. Su questo fronte, per l'organizzazione, serviranno ancora un po' di giorni.
Intanto lunedì 31 maggio è attesa appunto l'ordinanza, che indicherà le sanzioni per i trasgressori, e che dall'1 giugno entrerà in vigore con misure ritenute necessarie per un'estate sicura, in primis in una zona diventata quest'anno ancora più frequentata, quella della movida, ma anche teatro di episodi violenti e che hanno visto pure ingiurie e comportamenti aggressivi nei confronti delle forze dell'ordine.
Restano poi alcuni problemi di ordine pubblico e decoro, segnalati da chi vive e lavora nella zona, come i rifiuti gettati a terra, lattine, bicchieri, bottiglie e avanzi di cibo, ei giovani che, soprattutto in via Lazzaretto Vecchio, orinano tra le auto o vicino ai bidoni dell'immondizia e salgono sui veicoli in sosta, con il rischio di danneggiamenti. —
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