Botti di fine anno tra rischi e divieti: le istruzioni per l’uso
TRIESTE Le ordinanze di divieto dei Comuni di Trieste (con una deroga a cavallo di mezzanotte e precisamente dalle 23.30 all’una, ndr), San Dorligo, Duino Aurisina e Muggia non cancellano la pericolosità dei botti. La polizia si appella, ancora una volta, al buon senso nell’utilizzo di petardi, fuochi d’artificio e quant'altro a Capodanno. «Il materiale pirotecnico - ricordano Davide D’Auria, dirigente dell’Upgsp (Ufficio prevenzione generale soccorso pubblico) e il personale del Nucleo artificieri del Fvg - deve essere comperato da rivenditori autorizzati e va maneggiato con circospezione. Si deve prestare la massima attenzione nelle modalità d’uso, rispettando anche gli animali, imprevedibili nelle loro reazioni a seguito del frastuono provocato».
Un anno fa, durante i festeggiamenti a Trieste, una donna ha riportato ferite al volto e a una coscia e in tutta Italia si sono registrati 190 feriti, di cui 38 minori (in calo rispetto ai 253 di cui 68 giovanissimi di inizio 2015). Per restare nella nostra regione, ha ripercorso ancora D’Auria, in provincia di Udine un maggiorenne aveva riportato ustioni alle dita, mentre a Gorizia un minorenne si era ferito alla mano; un altro ancora, sempre nell’Isontino, si era fatto male all’occhio.
«Bisogna divertirsi in sicurezza» ribadisce il dirigente della Questura. Ma a far discutere sono anche le ordinanze del Comune di Trieste. La Cisl Fp, in una nota, chiede il ritiro delle disposizioni di servizio assegnate alla polizia locale sulle limitazioni al traffico e agli automezzi pesanti per effetto dei fatti di Berlino. «Se si desidera realmente raggiungere questo valore aggiunto al servizio della sicurezza - avverte il segretario Walter Giani -, serve una riforma che innanzitutto riconosca pari tutele rispetto agli altri Corpi di polizia e valorizzi ruolo e professionalità della polizia locale. Restando al Comune di Trieste, da troppi anni si parla di assumere personale, ma il concorso resta congelato. L’età media degli agenti in servizio - accusa - supera i cinquant’anni e la carenza organica è preoccupante: il senso di dedizione riesce a colmare qualche lacuna, ma la tenacia, la buona volontà e lo spray al peperoncino non basterebbero probabilmente a fermare un attentatore durante la notte di Capodanno».
Intanto il sindaco Roberto Dipiazza manda messaggi di ottimismo. «La città è impazzita di gente, gli alberghi sono pieni, i turisti sono contenti. I locali in piazza Unità hanno registrato un incremento del 30% in questi giorni». Pronta la replica del centrosinistra. «Fa bene Dipiazza a rallegrarsi, ma il merito è suo?» incalza il consigliere regionale di Sel Giulio Lauri. «In effetti sono alcuni anni che il turismo in città è esploso e il merito va innanzitutto agli operatori che hanno cominciato a investire in un nuovo settore come strumento con cui uscire dalla crisi riconvertendo così un pezzo di economia della città. E una parte importante l’hanno giocata la Regione e Comune, che con l’amministrazione precedente hanno sviluppato un’ottima sinergia e buone prassi che sarebbe un peccato gettare alle ortiche».
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