Botti di Capodanno, i consigli degli artificieri

Vanno comperati da rivenditori autorizzati e maneggiati con massima attenzione
Il dirigente dell'Upgsp Davide D'Auria e il personale del Nucleo artificieri della polizia in questura
Il dirigente dell'Upgsp Davide D'Auria e il personale del Nucleo artificieri della polizia in questura

TRIESTE Artifici e giochi pirotecnici sono pericolosi, vanno comperati da rivenditori autorizzati, devono presentare la marcatura Ce e maneggiati con massima attenzione rispettando le modalità d'uso riportate sull'etichetta. Vanno scelti con cura i luoghi dove accenderli: all'aperto, lontani dalle abitazioni e privi di vegetazione infiammabile. Non vanno riutilizzati fuochi inesplosi ed è assolutamente vietato confezionarli artigianalmente.

Sono i consigli dati oggi in questura dal dirigente dell'Upgsp Davide D'Auria e da personale del Nucleo artificieri della polizia. L'iniziativa mira soprattutto a sensibilizzare i più giovani sulla pericolosità di questi prodotti, in considerazione anche del fatto che la fascia d'età fra 11 e 16 anni è quella più colpita dal fenomeno.

Dunque devono essere coinvolti anche i genitori perché affianchino i propri figli nelle operazioni di accensione di questi artifici pirotecnici. Le indicazioni vanno seguite rispettando anche gli animali, imprevedibili nelle reazioni a seguito del frastuono provocato.

Durante la prima notte del 2015 a Trieste un minorenne riportò un'ustione a un occhio (2 giorni di prognosi). In tutta Italia si sono registrati 251 feriti, di cui 68 minori (in calo rispetto ai 361 di cui 89 giovanissimi del 2013). Nel 2014 si registrò un morto, a Roma, per soffocamento (un disabile che soffocò a causa del fumo sprigionato dai botti), mentre nel 2013 ci furono due morti (entrambi in Campania).

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