Botte e insulti alla rivale in amore Finisce in Tribunale per stalking
Un’amante focosa che non si ferma di fronte a nulla. Tanto focosa da minacciare, insultare e prendere a botte la moglie dell’uomo con il quale aveva instaurato una relazione, pur di spaventarla e indurla ad allontanarsi definitivamente da lui. Si chiama Dragana Stevic, ha 47 anni. È finita nei guai. Il pm Massimo De Bortoli - che ne ha chiesto il rinvio a giudizio - la accusa di avere attuato una quantità di molestie tale da costringere l’altra a modificare le proprie abitudini di vita. In una parola, stalking.
Secondo le indagini e gli accertamenti effettuati dai poliziotti del commissariato di San Sabba, Stevic ha costretto la sua vittima a chiudere l’utenza del telefono fisso della propria abitazione: troppe telefonate arrivavano a ogni ora del giorno e della notte. Una persecuzione costante che si è protratta per mesi e ha messo a dura prova l’equilibrio psichico della vittima, la moglie. La quale, esasperata, si è infine rivolta alla polizia.
«Quando tu non ci sei io vengo a casa tua e sto con tuo marito. Avrai trovato dei miei capelli sul cuscino...». Frasi come queste - ma anche insulti - sono state pronunciate secondo l’accusa da Dragana Stevic, sia al telefono che personalmente. Parole con cui la donna si vantava della propria relazione con il marito dell’altra e del fatto di avere trascorso parecchie ore assieme a lui nella casa coniugale.
L’amante, sempre secondo gli accertamenti degli investigatori ha anche pedinato più volte l’altra. L’ha seguita da quando usciva da casa fino al posto di lavoro. Per giorni. Una volta l’ha avvicinata in un luogo pubblico e - di fronte alla gente - le ha detto di avere fatto sesso con il marito. Poi l’ha invitata a lasciare Trieste «perché io sto con lui». Nell’atto d’accusa si parla anche di aggressioni avvenute in autobus: gomitate, calci e spintoni per far rovinare a terra la vittima. «Me la pagherai cara», le parole in aggiunta ai gesti.
Stevic se l’è presa anche con i familiari della vittima in Serbia. È successo quando - per stare un po’ tranquilla - la donna perseguitata ha ritenuto opportuno lasciare per qualche giorno Trieste. L’altra, esasperata dalla gelosia e dal risentimento, ha continuato con le telefonate notturne. E ovviamente anche le minacce.
In un’altra circostanza, mentre era nascosta nei pressi della casa della coppia, si è procurata un secchio pieno d’acqua. Quando ha visto i due uscire sottobraccio per andare a farsi una passeggiata lo ha vuotato addosso ai due. Il giorno dopo Dragana Stevic, per rivendicare la responsabilità di quanto aveva fatto, quando ha incontrato l’altra nei pressi del posto di lavoro le ha detto: «Hai visto cosa ti ho fatto?».
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