Botsman, dalla Russia allo zoo di Lubiana per evitare l’estinzione della tigre siberiana

Nato in cattività a Mosca, lo splendido esemplare maschio è inserito in un programma europeo di ripopolamento della specie 
Mauro Manzin

LUBIANA È stato ribattezzato Bos, ma non è Bruce Springsteen (anche perché manca una “s”), il significato però è lo stesso: Grande capo. La sua missione? Dalla Russia con amore per dirla alla 007, ma lo spionaggio non c’entra. Lui, infatti, il nostro misterioso personaggio altri non è che uno stupendo esemplare maschio, 200 chili di muscoli, di tigre siberiana, nato il 7 maggio del 2011 allo zoo di Mosca, quindi con passaporto firmato Putin. E adesso il suo compito, lavoro o missione che dir si voglia, è quella di perpetrare la sua gloriosa stirpe che, ovviamente per colpa dell’uomo, rischia l’estinzione. Per questo motivo è diventato una sorta di turista dell’amore: viene spedito nei vari zoo europei per ingravidare le femmine.

Questa volta la trasferta ha portato il possente maschio fino allo zoo di Lubiana, dove ad attenderlo - anche se lei non sa ancora nulla - è Viti, esemplare femmina di 10 anni purtroppo rimasta vedova del suo Vito morto di recente a causa di un tumore fulminante e che ha, secondo gli esperti, maggiori possibilità per la prima cucciolata con un maschio esperto. E Bos può ben definirsi un “maschio esperto”. Dopo un anno e mezzo di vita Bos - il cui nome originario e ufficiale è però Botsman - ha ottenuto una nuova casa allo zoo di Tallinn in Estonia, dove ha convissuto con una femmina fino alla morte di questa nel 2018 senza però concepire nessun cucciolo. Negli ultimi tre anni, la tigre che gli estoni hanno rinominato Pootsman, che significa "capo branco" (a Lubiana come detto si chiamerà Bos), ha viaggiato invece per l'Europa e si è preso cura di aumentare la propria stirpe. Ha concepito, infatti, tre gemelli per ben due volte.

Dopo più di cinque anni, nei quali come detto non ha concepito un cucciolo con la femmina a Tallinn, la European Zoo Association ha infatti deciso di provare a cambiare partner inserendo Bos nel programma europeo di ripopolamento, cosa che ha dato i suoi ottimi frutti. Dapprima, alla fine del 2018, l’animale è stato temporaneamente trasferito allo zoo della Repubblica Ceca, dove si è unito alla femmina Tanya che ha poi dato alla luce tre cuccioli nel giugno 2019. Poiché le tigri sono solitarie e i maschi non si occupano dell'allevamento dei cuccioli, alla fine del 2019 il nostro campione è stato trasferito allo zoo Parco Natura Viva in Italia, sul lago di Garda, dalla femmina Luvi, grazie alla quale è diventato nuovamente padre di tre gemelli.

Ora diventerà il partner della femmina di Lubiana Viti. Dopo una sosta, si spera prolifica, allo zoo sloveno Bos tornerà molto probabilmente allo zoo di Tallinn dove, durante la sua assenza, stanno costruendo un nuovo sito moderno per le tigri siberiane, un complesso che si chiamerà per l’appunto Tiger Valley.

Per adesso, comunque, stanno ancora "nascondendo" Bos a Viti e ai visitatori. Il maschio sta facendo conoscenza dei nuovi custodi e del suo nuovo ambiente al parco zoologico della capitale slovena. «Anche se sembra che il trasloco non gli abbia causato problemi - dicono allo zoo di Lubiana - e abbia mantenuto una buona agilità di corsa, inizialmente si abituerà al nuovo ambiente lontano dagli occhi dei visitatori».

Lo staff professionale segue da vicino anche Viti, in quanto sarà presentata per la prima volta a Bos durante la sua stagione degli amori. «Solo allora il maschio sarà in mostra anche ai visitatori della nostra struttura - spiegano - ai quali chiediamo tolleranza e intuizione. In questo modo, daremo a Bos il tempo di abituarsi alle novità con il minor stress possibile e incontrare la tigre Viti». E, come si dice in queste occasioni: «Auguri e figli maschi». —

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Argomenti:balcanislovenia

Riproduzione riservata © Il Piccolo