Boss del narcotraffico arrestato a Parenzo
PARENZO Si trova in carcere a Pola, in attesa dell'estradizione in Spagna, Bashkim Osmani, membro dell’omonimo clan albanese, che gli inquirenti ritengono essere la mente dell’organizzazione criminale sgominata nei giorni scorsi con una operazione di intelligence denominata Black eagle, Aquila nera. Si tratta di una organizzazione attiva in vari Paesi dell’Europa occidentale fra cui Spagna, Belgio, Olanda. Importavano enormi quantità di cocaina dall'America Latina, attraverso vari importanti porti – è la tesi dell’accusa - e gestivano il narcotraffico all'ingrosso attraverso società costituite ad hoc a Maiorca, in Germania e Croazia: Paesi dove gli enormi guadagni sono stati investiti in immobili, gioco d’azzardo e altre attività.
È presumibilmente questo lo scenario nel cui ambito Bashkim Osmani aveva acquistato nel 2004 l’hotel Palazzo di Parenzo, lo stesso in cui il boss del narcotraffico è stato catturato. Come riporta la stampa croata, Osmani aveva rilevato l’hotel dal tedesco Hauke Hillmer, al quale in precedenza la compagnia Riviera lo aveva venduto per 2,73 milioni di euro. Si tratta dell’ex Riviera, il più antico albergo della cittadina balneare. Nel 2007 Osmani ne aveva avviata la capillare ristrutturazione annunciando che l'hotel sarebbe diventato «una struttura a 4 stelle molto rappresentativa». La ricostruzione era stata gestita dalla società Sinje more, di cui Osmani è stato presidente dal 2007 al 2012. I media croati definiscono Osmani un albanese originario del Kosovo, con in tasca anche il passaporto croato. Alla fonte dei suoi primi guadagni l'attività in campo immobiliare ad Amburgo e fuori dai confini tedeschi.
Tornando al presente, Osmani era arrivato a Parenzo il 12 febbraio proveniente da Palma de Mallorca, intenzionato a fermarsi per breve tempo prima di ripartire. La polizia però lo ha arrestato come detto proprio nell'albergo Palazzo, su mandato di cattura delle autorità spagnole, e ha proceduto anche alla perquisizione dell'albergo stesso e di alcuni locali d'affari collegati. All’operazione di Europol che ha portato alla cattura di Osmani hanno preso parte le forze di polizia e i servizi anticrimine di Belgio, Spagna, Germania, Olanza, Croazia e Regno Unito. «Posso confermare - ha dichiarato al quotidiano Glas Istre Matija Milos, l'avvocato di Pola ingaggiato da Osmani - che la perquisizione è durata tutto il giorno. Per quel che riguarda l'estradizione alla Spagna - ha aggiunto l’avvocato - non abbiamo nulla in contrario e non faremo alcun ricorso. Quello che è importante sottolineare è che il signor Osmani è del tutto estraneo alle accuse a suo carico».
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