Bosnia, il Consiglio Ue dà il via alla procedura di adesione

Sarajevo punta a essere riconosciuta come Stato candidato entro la fine del 2017. Il premier Zvizdic: momento storico
Il vessillo dell'Unione europea
Il vessillo dell'Unione europea

BRUXELLES - Il Consiglio dell'Unione europea ha dato il via oggi, martedì 20 settembre, alla procedura di adesione della Bosnia-Erzegovina prevista dall'articolo 49 del Trattato. La Commissione europea dovrà quindi esprimersi nei prossimi mesi sull'esistenza delle condizioni per riconoscere alla Bosnia lo status di Paese candidato. La domanda di adesione all'Ue era stata presentata ufficialmente il 15 febbraio scorso da Dragan Covic a nome della presidenza trilaterale del Paese.

 Il premier bosniaco Denis Zvizdic ha reagito con grande soddisfazione all'odierna decisione del Consiglio Affari Generali dell'Ue di accettare la domanda di adesione, e di incaricare la Commissione Ue di preparare il questionario di pre-adesione che Sarajevo dovrà compilare per divenire poi paese candidato.

Si tratta di "un momento storico per la via europea e il futuro della Bosnia in Europa", ha detto Zvizdic, citato dai media bosniaci. «La fase a cui abbiamo lavorato gli ultimi 14 mesi si è oggi conclusa con successo e - ha aggiunto - questa è veramente una delle notizie più positive per tutti i bosniaci e in particolare per i giovani che presto vivranno in una Bosnia membro dell'Unione europea». Sarajevo prevede di ottenere lo status di Paese candidato alla fine del 2017.

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