Bortolotto: «Un no a difesa delle radici»

Troppi i legami, affondano nella storia di Ronchi dei Legionari, solo per pensare di dire di sì alla fusione del suo comune con quello di Monfalcone e Staranzano. Elisabetta Bortolotto Sarcinelli, che guida la Tenuta di Blasig ha anche messo a disposizione un terreno al “Comitato del no” per esporre uno striscione contro la fusione.
Dunque il suo no all’unione con Monfalcone e Staranzano è assolutamente convinto, può spiegare perché?
Le rispondo con la storia della mia famiglia, siamo a Ronchi dal 1750, sono centinaia di anni. Ci sono forti legami con questa terra, e forte identità. Il vero problema è che non abbiamo nulla da “spartire” con Monfalcone. Ronchi dei Legionari non è uno dei tanti paesotti senza storia e senza identità, una fusione che non ha motivo di esistere, un accorpamento che non ha senso.
Non crede che con la fusione tra i Comuni ci sia un miglioramento dei servizi a servizio dei cittadini ma anche delle imprese?
Non credo proprio che un Comune unico aiuti un imprenditore, invece di recarsi nei vicini uffici del paese bisognerà andare fino a Monfalcone per avere risposte e fare la fila agli sportelli che saranno sovraffollati. Già in Italia la situazione non è affatto snella se parliamo della burocrazia, figuriamoci poi se i Comuni si mettono assieme, non ci saranno affatto semplificazioni.
Anche se non passerà la fusione i Comuni stanno già mettendo a fattor comune i servizi per risparmiare ed eliminare burocrazia...
Lasci perdere. Provi a immaginare quanta burocrazia ci sarà in più senza gli uffici locali e quanto si allungheranno le tempistiche. E poi se vado a Monfalcone a esporre un problema che ho a Ronchi non sanno nemmeno di cosa si parla. A Monfalcone vado a fare il passaporto, non altro. Ma per le carte che mi servono e sono legate al lavoro che faccio devo andare in Comune. E se devo andare io o mando un impiegato bisogna spostarsi a Monfalcone e se si devono perdere 3-4 ore per fare le file agli sportelli sono costi troppo alti che non ci possiamo permettere, mettendo gli uffici assieme non si risparmia nulla, non si riducono i costi e la burocrazia resta la stessa.
Lei parlava anche di rischio di perdita di identità.
È così, perché Ronchi non può restare Comune? Sono state fatte molte cose durante la storia del Comune, e c’è pure un’associazione Ronchi Life che è stata formata da tutti gli imprenditori di Ronchi, che fanno gruppo, si mettono in gioco, organizzano ogni anno eventi di un certo spessore. Se passa la fusione con chi andremo a discutere e organizzare le iniziative? Con Monfalcone che non ha alcun interesse?
Non le sembra che il territorio sia omogeneo e che Ronchi sia un prolungamento di Monfalcone?
Sono due realtà diverse, Monfalcone è una piccola città industriale, con i suoi problemi, Ronchi no, ha piccole industrie e ha soltanto l’aeroporto.
Secondo lei dunque non ci sono proprio vantaggi da questa unione?
Sinceramente di vantaggi, non ne vedo, solo rischi di aumento della burocrazia. Me li elenchi lei, non dico dieci, ma anche uno dei possibili vantaggi di una fusione. Se è così l’ascolto. (g.g.)
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