Boom di visite ai tunnel di Fiume

Le lunghe gallerie scavate dall’Esercito italiano negli anni Trenta diventano un’attrazione turistica
Di Andrea Marsanich

FIUME. Bella sopra e sotto. Fiume, oltre ad essere molto interessante alla luce del sole, può vantare una serie di bunker e gallerie sotterranee, costruite dai militari italiani negli anni 30 del secolo scorso e durante la seconda guerra mondiale, opere che i fiumani e i loro turisti (bloccati dalla rigidità in materia delle autorità jugoslave, prima e croate poi) stanno cominciando ad ammirare soltanto negli ultimi tempi.

Anzi, è stato confermato che nel primo semestre di quest’anno il numero di visitatori della Fiume sotterranea è addirittura triplicato, a conferma di un interesse sempre maggiore e del fascino che sprigionano queste testimonianze del passato.

Goran Sari„, addetto alla Tutela e Salvataggio e ai preparativi di difesa della Città di Fiume, è la persona a cui il comune ha affidato la manutenzione dei tunnel e dei bunker situati nella “pancia” del capoluogo quarnerino. Conosce a perfezione ogni centimetro di questo mondo buio e ancora misterioso. «Negli ultimi 20 anni – dice – soltanto un centinaio di persone si sono calate in queste gallerie, mentre da gennaio in poi abbiamo già avuto circa 300 visitatori, molti dei quali con passaporto straniero».

Grazie al Centro fiumano per la Cultura tecnica, recentemente una cinquantina di curiosi hanno voluto conoscere il grande traforo in pieno centro città, con ingresso in via Dolac, a pochi metri dall’edificio dell’ex Liceo italiano. L’infrastruttura si conclude nei pressi della Cattedrale di San Vito, con diramazioni verso le Carceri fiumane e l’ex municipio in piazza della Risoluzione fiumana. Lungo 400 metri, questo tunnel fu costruito dall’Esercito italiano tra la fine degli anni 30 e la capitolazione dell’Italia, nel 1943, lavori che furono eseguiti nella massima segretezza.

«I visitatori debbono munirsi di stivali per la presenza di tratti fangosi e di torcia elettrica – così Sari„ – in quanto preferiamo non accendere la luce per l’umidità che è entrata nelle installazioni elettriche. Posso dire che i visitatori hanno manifestato entusiasmo per quanto visto. Fiume ha 80 gallerie sotterranee, di cui alcune sono lunghe alcune centinaia di metri. La città ne gestisce 58, le altre sono in affidamento alle aziende attraversate da queste costruzioni, come il cantiere navale Tre Maggio e il Porto».

Oltre alle fortificazioni dislocate in centro città, ce ne sono altre – e molto interessanti (sempre costruite da militari italiani) – presenti sulla cinta collinare di Fiume, nelle località di Pulaz, Santa Caterina, Monte Lesco e Ruievizza. Per la città di San Vito possono costituire una grossa opportunità promozionale in campo turistico.

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