Boom di visitatori alle Torri dEuropa: 55 milioni in dieci anni
Ha cambiato la fisionomia di un rione, il modo di fare acquisti di molti triestini, la conoscenza della città oltreconfine, in particolar modo in Slovenia e Croazia. Il Centro commerciale Le Torri d’Europa compie dieci anni, festeggia 55 milioni di visitatori e ha varato una serie di eventi che si protrarranno per tutto il 2013. La cortina di ferro non esiste più e il confine tra due mondi non passa più di qui per cui la sua fama non arriva in tutti i Balcani come succedeva al ben più modesto mercatino di Ponterosso, ma in questo decennio, grazie anche alle sue notevoli dimensioni (ben 100mila metri quadrati complessivi), nonostante la crisi ha stabilizzato fatturato e presenze consolidandosi come uno dei centri commerciali più noti di un’intera area geografica transnazionale. «Viene visitato quotidianamente da 15mila persone - spiega il direttore Stefano Minniti - che però in alcune giornate clou possono essere anche 30mila. Il volume d’affari è riservato, ma non si è eroso nonostante la crisi. I mesi degli affari migliori sono dicembre, com’è intuibile grazie alle festività e poi ottobre e, forse sembrerà strano, agosto perché molti sono i triestini e i turisti che dopo una mattinata al mare vengono qui anche per stare al fresco con l’aria condizionata.»
La pizzeria con forno a legna al terzo piano e un parrucchiere hanno segnato le ultime aperture, «ma siamo in trattative ancora riservate con brand molto noti dell’ambito commerciale», spiega il direttore. Fatti che illustrano compiutamente l’ampia diversificazione dell’offerta in un ventaglio di punti vendita che sta superando il centinaio con 600 persone tra dipendenti e collaboratori. «Al terzo piano, quello riservato soprattutto alla ristorazione - illustra Minniti - stiamo facendo un’approfondita operazione di restyling con nuova illuminazione stando particolarmente attenti ai parametri ecologici.» In quest’area c’è una forte componente di giovani così come tra gli spettatori del cinema multisala che rappresenta ormai una delle più ragguardevoli offerte nel campo dell’intrattenimento dell’intero territorio regionale. «Ciò che ci conforta in modo particolare - aggiunge ancora il direttore - è non solo che abbiamo una fetta, seppur non quantificabile, di clientela fatta da sloveni e croati, ma ultimamente c’è forte presenza dalla Croazia di gruppi o di coppie di croati di età molto giovane, il che dimostra che vi è anche un ricambio di visitatoti.»
Dopo dieci anni dunque i 63 proprietari delle Torri (il complesso è una multiproprietà diffusa tra commercianti, imprenditori e fondi d’investimento pressoché tutti italiani) possono tirare un bilancio abbastanza soddisfacente. «Certo - ammette il direttore - è innegabile che la propensione al risparmio sia oggi molto diffusa, negli ultimi anni il cliente è molto più attento, pondera le scelte e ne fa di più limitate. Ma qui ha un ventaglio di offerte talmente ampio: dall’abbigliamento, all’enogastronomia, dagli articoli per la casa alla tecnologia che difficilmente esce a mani vuote. Però la carta vincente del centro - conclude Minniti - è la sua vicinanza alla città e non soltanto in senso fisico (è ben servito dagli autobus e vi sono cinque livelli per il parcheggio delle auto). Oltre a organizzare manifestazioni, tombole, concorsi a premi, diamo spazio alle associazioni cittadine che qui possono ambientare i loro eventi. Ultimamente abbiamo inaugurato una spazio a disposizione per mostre fotografiche».
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