Boom di richieste per il Gioco del rispetto
Il “Gioco del rispetto” spicca il volo verso il resto dello Stivale. L'ha annunciato una delle autrici del progetto, Benedetta Gargiulo, durante la conferenza stampa di ieri in municipio. «Qual è il futuro del Gioco? - si è chiesta -. In questi giorni abbiamo avuto una montagna di dichiarazioni di solidarietà, ma non solo: sono arrivate decine e decine di mail di richieste per esportare il gioco in altre scuole e altre città d'Italia».
Il dibattito sollevatosi, in fin dei conti, ha dato risonanza all'iniziativa: «Nei giorni scorsi abbiamo presentato il Gioco a Milano, dove il Comune ha manifestato interesse - ha detto Gargiulo -, ma ora ci arrivano addirittura richieste di singole famiglie per acquistarlo. Al momento la proposta non ha dimensione commerciale, anche se stiamo pensando a una collaborazione con il Politecnico milanese per fare un passo in quella direzione».
E alla conferenza di ieri, oltre alla vicesindaco Fabiana Martini e l'assessore Antonella Grim, ha voluto prender parte fuori programma anche Roberto Cosolini. Il sindaco ha dichiarato di non essere intimidito da «dichiarati nostalgici di regimi ormai lontani nel tempo, integralisti che nulla hanno a che fare con i valori della civiltà cristiana e del cattolicesimo, leghisti innamorati della nuova linea leghista di Matteo Salvini». «Non ci sentiamo sotto assedio - ha proseguito -. E a farci cambiare idea non saranno qualche decina di commentatori di Facebook fomentati ad arte, e nemmeno toni esagitati e volute deformazioni della realtà. La lettera che ho pubblicato sul mio profilo Fb - ha detto ancora il sindaco - ha ricevuto mille e cento like, 400 condivisioni e in tutto solo una cinquantina di commenti negativi. Se c'è stato un tentativo di mandare all'aria il consenso che il Comune ha su questo tema, è fallito». Cosolini ha poi ribadito che «il Gioco non ha alcuna attinenza con l'educazione sessuale, lo ribadisco a dispetto di quel che ha scritto sul Corriere una persona che rispetto e stimo (Susanna Tamaro, ndr)».
Martini ha ricordato che secondo il Consiglio d'Europa l'ineguaglianza di diritti di genere è il primo problema italiano, e che il nostro Paese è quart'ultimo in Europa, seguito solo da Grecia, Bulgaria, Romania. Grim ha ribadito il ringraziamento della giunta agli «operatori che si sono trovati in un contesto di difficoltà che non si sarebbero mai aspettati di dover vivere». Le esponenti della giunta hanno sottolineato la posizione già espressa dal Comune nei giorni scorsi, con la rivendicazione su tutta la linea del progetto, volto «a insegnare l'uguaglianza dei diritti fra i generi, non l'inesistenza dei generi stessi». I tecnici del servizio educazione del Comune hanno sottolineato che la prima scuola ad aver valutato il Gioco ha adottato due percorsi su undici «perché sono quelli disponibili al momento, e quindi partiranno da lì. I percorsi sono tutti compatibili».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo