Boom di promozioni in Comunesono 118 i funzionari in più

In dodici mesi i contratti a termine sono saliti a quota 127, erano 95. L’assessore: «Così li motiviamo». L’assessore Lobianco: «Fa parte della nostra politica di motivazione dei dipendenti»
Riccardo Illy
Riccardo Illy
TRIESTE.
L’esercito, per numero, è quello dell’anno passato. Ma cambia eccome, e a nettissimo favore dei primi, il rapporto fra graduati e soldati semplici. Ciononostante il monte-stipendi non sale. Anzi, decresce, anche se per una quisquilia: appena 12mila euro su un totale superiore ai 103 milioni. Più capi ma eguale costo, insomma. Motivo? Il turnover, quando c’è, vede uscire pensionandi col massimo degli scatti d’anzianità ed entrare giovani al minimo sindacale. Eppoi è un pelo più robusta l’incidenza dei contratti a termine, che aumentano da 95 a 127 in dodici mesi. «Ma c’è stata più attenzione, una maggior oculatezza nei riguardi della spesa complessiva per il personale, in modo tale da rientrare per un’altra volta all’interno dei parametri del patto di stabilità, entro il range del 38-40% per stipendi rispetto al bilancio corrente», taglia corto Michele Lobianco. Che parla da assessore alle Risorse umane, il ”generale” politico di tale esercito. E l’esercito, per chi ancora non l’avesse inteso, è l’organico effettivo attuale, aggiornato al 31 dicembre scorso, della macchina comunale.


IL DOSSIER
. La fotografia dei dipendenti comunali - ”sezionati” per grado contrattuale, qualifica operativa e uffici d’appartenenza - è contenuta come vuole la tradizione nella relazione previsionale e programmatica per il triennio 2010-2012, un pesantissimo allegato al bilancio di previsione 2010 che il Consiglio comunale, dopo la seduta preparatoria di lunedì, ha appena votato nella consueta e tormentata maratona conclusasi alle 6 del mattino.


PIÙ GRADUATI
. Il dato più sorprendente, in assoluto, è la crescita abbondante delle posizioni apicali. I manager del Municipio, ovvero i dipendenti con ruolo e paga da dirigente, passano da 35 a 36, di cui tre a termine. Ma qui la differenza la fa il numero dei titolari di contratti da categoria D, ovvero quelli da funzionario direttivo, numero che schizza alle stelle da un anno all’altro: erano 235, sono diventati 353, per un saldo positivo di ben 118, anche se 12 dei nuovi funzionari hanno firmato un contratto a termine e dunque il numero effettivo dei ”categoria D” di ruolo quaglia a quota 241 per un saldo di +106.


PIÙ PROMOZIONI
. Com’è però che si spiega un simile trend al rialzo di graduati? Non è questione di assunzioni pazze, perché le new entry dal nulla, come da altri enti in virtù del Comparto unico regionale, sono solamente nove. Tutto il resto è frutto di promozioni.

Il 2009, in soldoni, negli uffici comunali è stato l’anno degli avanzamenti di carriera in massa. Non solo dalla categoria C alla D, ma anche dalla B alla C, come conferma lo stesso Lobianco.


L’ASSESSORE
. L’esponente della giunta Dipiazza di tessera Pdl e sangue An, stavolta, esce allo scoperto con una punta d’orgoglio neppure tanto velata, visto che ci scappa persino una dichiarazione fatta in terza persona singolare. Alla Dipiazza per intendersi. «Dall’inizio di questo mandato (dal 2006, ndr) abbiamo stabilizzato 210 precari - premette - di cui la maggioranza nelle aree più sensibili come il sociale e l’educazione. Contemporaneamente, e soprattutto nell’anno appena trascorso - aggiunge infatti Lobianco - l’assessore al personale del Comune capoluogo regionale, a differenza di altri in Friuli Venezia Giulia, ha provveduto a una campagna di progressioni di carriera verticali attraverso appositi concorsi interni, nell’ambito di una precisa politica che mira alla crescita professionale, individuale e collettiva, con il ricorso alla formazione e alla motivazione dei dipendenti». Non è un caso, pertanto, che, proprio nell’area che fa riferimento al ”cappello” di Lobianco, spunti anche uno psicologo del lavoro.


LE MANSIONI
. Ma in un ente complesso e zeppo di servizi in carico come è il Comune di Trieste - solo per scuole e welfare ad esempio, i due ambiti più ”sensibili”, lavorano tra educatori, assistenti e amministrativi ben 1049 persone con contratto a tempo indeterminato, dieci in meno rispetto a dodici mesi fa - a livello di mansioni e figure professionali si trova veramente di tutto. Esempi? Nella lista dei comunali si contano in particolare sedici autisti, di cui quattro a disposizione del gabinetto del sindaco per le esigenze ovviamente del primo cittadino più quelle di tutti gli altri dieci assessori.


Ma nella pianta organica del Municipio triestino, spuntano anche sei addetti alla lavanderia, di cui quattro agli ordini di nidi e materne, oltre che otto guardie ambientali. I traduttori italiano-sloveno, ancora, sono attualmente due, mentre i telefonisti resistono in tre. I cuochi, per chiudere la carrellata, sono sei. Tutti, ovviamente, appartengono alla maxi-area dei servizi scolastici.

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