Boom di iscritti al Nautico. Il cinese traina il linguistico
Il futuro? Passa attraverso la Cina e il settore dello shipping. Ne sono convinti i ragazzi di terza media che, chiamati alla fatidica scelta della scuola superiore, hanno premiato in particolare l'istituto Nautico e il Dante-Carducci, liceo che dallo scorso anno ha introdotto - unico a Trieste - lo studio della lingua cinese.
I trend Più in generale, a conquistare i 13enni triestini sono stati tutti gli indirizzi percepiti come "moderni", innovativi ma non per questo in rottura con la tradizione: è in quest'ottica che si può interpretare l'appeal degli indirizzi sportivo (Oberdan), musicale (Dante-Carducci), delle scienze applicate (Galilei) e di “chimica, materiali e biotecnologie” (Fabiani-Deledda), ai quali si aggiunge anche il rinnovato gradimento nei confronti del liceo artistico Nordio e la lenta risalita degli istituti professionali. Sul fronte opposto, non si sono viste vere e proprie cadute in picchiata, ma piuttosto un interesse, per così dire, “tiepido” nei confronti delle scuole tradizionali, dai licei classici agli istituti tecnici.
Licei scientifici A fare la parte da padrone, anche nell’anno scolastico 2015-16, sono sempre i due licei scientifici cittadini, Galilei e Oberdan, capaci di attrarre da soli oltre 400 matricole (431 secondo i dati ministeriali che, come riferiamo nella tabella a lato, comprendono anche una quota stimata dei ripetenti, ndr): se l’Oberdan incassa consensi con la sua sezione sportiva (40 le richieste a fronte, però, di una sola classe autorizzata), il Galilei vede premiato in particolare l’indirizzo di scienze applicate (133 iscritti contro i 103 del 2014). Un mix di informatica, scienze e fisica che, spiega la preside Lucia Negrisin, «attrae soprattutto coloro che prevedono di proseguire gli studi universitari nelle bioscienze e nelle scienze mediche, campi che a Trieste, a differenza di altre città, vengono percepiti come molto attuali».
Classico e altri licei Lo scorso anno era partito come una scommessa, quasi un atto di coraggio. Oggi è diventato una certezza: il linguistico con l’opzione del cinese al Dante-Carducci non solo ha quasi raddoppiato gli iscritti (da 16 a 28), ma è riuscito a portarli via alla “concorrenza”, quel linguistico del Petrarca che negli ultimi anni l’aveva sempre fatta da padrone e che a settembre si ritroverà con una classe prima in meno. «La proposta del cinese è iniziata come un esperimento - spiega soddisfatta la dirigente Oliva Quasimodo -. Molti sono rimasti alla finestra a guardare, in attesa: l’esperienza ha funzionato molto bene e quest’anno l’interesse è raddoppiato».
«C’è stata una ridistribuzione degli iscritti tra i due licei ed è giusto che sia così: le scuole devono differenziare l’offerta formativa e ha fatto bene il Dante a puntare sul cinese» è il commento della dirigente del Petrarca Donatella Bigotti, che sottolinea comunque l’incremento degli studenti di lingua tedesca e la validità dell’indirizzo Esabach, che quest’anno permetterà, per la prima volta, a un gruppo di maturandi di conseguire il doppio diploma, italiano e francese».
Per quanto riguarda gli altri licei, da segnalare l’ottima la performance dell’artistico Nordio che passa dai 73 iscritti del 2014 ai 97 effettivi del 2015-16 (122 con la proiezione dei bocciati), mentre al Dante-Carducci conquista consensi sia la sezione musicale (25 iscritti, di cui 22 ammessi dopo l’esame) sia quella economico-sociale (49 iscritti contro i 31 del 2014-15).
Istituti tecnici La vera sorpresa di questa tornata di iscrizioni, però, arriva dall’istituto Nautico, capace di un vero e proprio exploit: gli 82 iscritti di quest’anno diventeranno 112 prossimo (142 se si guarda il dato ministeriale): il 37 per cento in più. Un boom che ha interessato l’indirizzo tecnico, che prevede un biennio comune dedicato a trasporti e logistica.
In leggero calo il Deledda-Fabiani che ha visto comunque premiato l’indirizzo di “chimica, materiali e biotecnologie”, capace di attrarre i molti giovani interessati agli sbocchi lavorativi che le professioni sanitarie possono offrire. La preside Delia Bloise invita però a non fare confronti con gli anni passati: «Fabiani e Deledda non esistono più: oggi c’è una scuola nuova e completamente diversa». Più o meno stabili, infine, le iscrizioni al Da Vinci-Carli, così come quelle all’istituto Volta.
La risalita dei professionali Dopo anni di declino, il 2015-16 registra invece una ripresa delle iscrizioni agli istituti professionali, protagonisti di una vera e propria svolta: l’indirizzo professionale del Nautico verrà infatti accorpato a quello del Galvani, che ha aumentato i suoi iscritti, così come il Sandrinelli. «Il trend è positivo, ma c’è bisogno di investire maggiori risorse sui professionali, perché danno risposta alle necessità del territorio - spiega la dirigente del Galvani Tiziana Napolitano -: l’offerta è sottodimensionata rispetto alla domanda».
Scuole slovene I trend emersi finora trovano riscontro anche nei dati relativi alle iscrizioni alle quattro scuole superiori di lingua slovena. A essere premiato è il liceo Preseren che passa da 44 a 54 alunni: all’exploit dell’indirizzo di Scienze applicate, che ha raddoppiato il numero di richieste, fa da contraltare il declino del classico, con solo 5 matricole. Sostanzialmente invariati, invece, gli iscritti allo Slomskek, allo Stefan e allo Zois.
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