Boom di furti in casa: a Gorizia il record
Più di un furto nelle abitazioni isontine al giorno. Nonostante l’indiscutibile impegno delle forze dell’ordine che si fanno letteralmente in quattro per controllare il territorio, i topi d’appartamento continuano ad imperversare. Probabilmente perché sono sempre di più e si sta verificando una sorta di “trasfertismo del crimine” con bande, soprattutto dell’Est europeo, che colpiscono e poi tornano con il bottino nei paesi d’origine. Le incursioni a Mariano del Friuli, a Gradisca d’Isonzo e in due abitazioni di Mossa in questi ultimi giorni sono soltanto le ultime della serie.
Il modus operandi
dei malviventi
E a confermare che il problema esiste sono i dati della Questura di Gorizia che riassumono l’attività svolta nel 2012. Nella maggior parte dei casi, gli atti si sono verificati nella fascia oraria che va, grossomodo, dalle 18 alle 19. Inoltre, i furti in casa vedono una recrudescenza quando scatta il passaggio dall’ora legale all’ora solare. Capita ogni anno: fa buio prima, molte case rimangono disabitate a causa degli impegni lavorativi degli inquilini e così i malviventi hanno buon gioco nel selezionare le “prede”. La tecnica è sempre stata la stessa: aspettare che il proprietario abbandoni la casa per entrare nell’appartamento e fare razzia di preziosi e gioielli. Il tutto in pochissimi minuti. Quasi sempre si utilizza un banale cacciavite per forzare una porta, magari sul retro. Oppure viene praticato un forellino sul telaio della finestra: in questa maniera aprirla si trasforma in un gioco da ragazzi. Fra 2011 e 2012 i topi d’appartamento si scatenarono sulla direttrice Gorizia-Mossa-San Lorenzo-Capriva-Cormòns, fra 2012 e 2013 cambiò la “geografia” dei topi d’appartamento e colpirono preferibilmente nella Bisiacaria. In questi ultimi mesi sembra che i malviventi siano tornati nella zona della Destra Isonzo mentre Medea e Dolegna si confermano isole felici.
Le statistiche
della Questura
Nel 2012 si sono verificati 403 furti nelle abitazioni isontine contro i 367 di un anno prima. Analizzando i dati Comune per Comune emerge che a Gorizia se ne sono verificati 94 (contro i 101 del 2011)un dato logico visto che è il centro più grande dell’Isontino. Monfalcone, invece, ha visto nel 2012 una crescita imperiosa di raid ladreschi: sono stati 70 contro i 37 di dodici mesi prima. Segue Ronchi dei Legionari con 61. Fa una certa sensazione il dato di Mossa. Pur avendo 1.600 residenti passa dai 13 furti del 2011 ai 10 del 2012 mentre Cormons (che ha una popolazione nettamente superiore) ha registrato 16 incursioni nel 2012. Se diamo uno sguardo ai furti in generale, nel 2011 se ne sono verificati nell’Isontino 2.209 di tutte le tipologie, vale a dire 6 al giorno. Nel 2012 il loro numero è salito a 2.232. I ladri, in quei dodici mesi, hanno colpito 539 volte a Gorizia, 619 a Monfalcone e 1.074 nei restanti 23 Comuni dell’Isontino. Sul terzo gradino del podio si piazza Grado (234 furti), seguita da Ronchi dei Legionari (179) e Gradisca (104). Isola felice è San Floriano del Collio del Lago dove in 365 giorni si è registrata la miseria di due furti. Bilancio positivo anche a Dolegna del Collio (8 furti), a San Lorenzo (6) e a Medea (5).
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