Boom di domande per l’area dell’Ezit
Un interesse superiore alle attese e una risposta dal mondo imprenditoriale considerata molto positiva: negli uffici delle Attività produttive regionali sono affluiti dalla Camera di commercio i primi dati relativi ai bandi per 10,6 milioni di euro, messi in palio dalla legge “Rilancimpresa” al fine di finanziare progetti di ricerca-sviluppo o di riconversione nell’area del liquidando Ezit.
I termini per la presentazione delle domande sono scaduti a mezzogiorno di mercoledì scorso e Aries, l’azienda speciale camerale che gestisce l’operazione su delega della Regione Fvg, ha trasmesso alcune indicazioni ritenute promettenti. Le domande, inoltrate allo sportello Aries durante i cinquanta giorni che intercorrevano tra il 26 aprile e il 15 giugno, sono state 97 per una richiesta complessiva di 60 milioni di euro.
Cioè, sei volte di più di quanto appostato dalla Regione: un segnale importante che dimostrerebbe, secondo una primissima valutazione da verificare però “sul campo” istruendo le pratiche, quanto l’area triestina abbia buona capacità di attrarre investitori. Al punto che, in via del tutto teorica, negli uffici competenti non si esclude la possibilità di rimpinguare il capitolo, per accorciare un po’ il ragguardevole scarto tra disponibilità effettiva e potenzialità di investimento.
Certo, mancano ancora specifiche determinanti per una corretta lettura di questi dati: non si conosce il numero di domande riguardanti la ricerca-sviluppo e quelle riguardanti la riconversione; non si hanno i “mittenti” geografici delle richieste; non si ha la differenziazione tra le domande a seconda della tipologia dimensionale delle aziende (piccole/medie/grandi). Informazioni che si dovrebbero avere, sempre secondo fonti regionali, tra una ventina di giorni. Si ricorda, semplificando molto il contenuto dei bandi, che, i progetti di ricerca potranno avere un contributo massimo di 2 milioni, mentre i progetti di riconversione arriveranno a 1,5 milioni. La percentuale d’aiuto tende a privilegiare la piccola-media impresa.
Inoltre a luglio, secondo quanto aveva comunicato il governatore Serracchiani dopo un recente colloquio con il ministro Calenda, dovrebbero essere pubblicati i bandi Invitalia per 15 milioni mirati a supportare gli interventi di bonifica nel Sito di interesse nazionale.
A proposito di ambiente, ieri la Giunta regionale ha approvato lo schema di convenzione sull’elaborazione dell’«analisi di rischio», progettazioni comprese, da stipularsi con i soggetti privati che abbiano acquistato o che acquisteranno terreni dell’Ezit in valle delle Noghere e in valle Rio Ospo nel comune di Muggia. Si tratta di 39 ettari e sono coinvolti 12 soggetti privati. La Regione - informa una nota - anticiperà i costi per l’operazione, stimati in 40 mila euro, poi i privati rimborseranno le loro quote, valutate attorno ai 10 mila euro.
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