Boom di centenari: Fvg seconda regione più longeva d’Italia

Concentrazione più alta di over 100 soltanto in Liguria Il primato di Trieste: un “grande vecchio” ogni 2.664 abitanti
Un'immagine generica di una persona anziana
Un'immagine generica di una persona anziana

TRIESTE Il Friuli Venezia Giulia con 359 over 100 a fronte di 1.215.220 residenti si conferma la seconda regione italiana, dopo la Liguria, con il numero più elevato di centenari. Anzi è più corretto dire di centenarie, visto che solo 37 dei “grandi vecchi” presenti in regione sono uomini.

La provincia di Trieste con 234.493 residenti e 88 persone (79 abitano nel territorio comunale) che hanno superato l'importante traguardo del secolo di vita, con un rapporto di un over 100 ogni 2.664 abitanti, si conferma la più longeva in regione. Seguita da quella di Udine che ne conta 159 centenari a fronte di una popolazione complessiva di 528.791 abitanti.

Scorrendo ancora più nel dettaglio il report dell’Istat sulla distribuzione della popolazione, si scopre che in regione i centenari sono calati negli anni di pari passo con le decremento della popolazione. Dieci anni fa i “grandi vecchi” erano 384 ma anche la popolazione del Fvg era superiore e contava 1.232.256 abitanti. Così come nella provincia di Trieste, che nel 2009 contava 236.392 residenti, e addirittura 119 residenti over 100.

Attualmente degli 88 cittadini, di cui ben 80 sono donne, che hanno spento le 100 candeline sulla torta nella provincia di Trieste, 6 sono celibi, 2 risultano ancora coniugati, 77 sono vedovi e 3 divorziati, ovviamente in tarda età.

Nonnini hi-tech fra gli 82 centenari triestini
Placeholder


La concentrazione di over 100 a Trieste appare in controtendenza rispetto a quanto accade nel resto di Italia, dove le presenze più massicce di persone molto in là con gli anni in genere si registrano in paesini periferici, dove il ritmo della vita è ben diverso da quello di una città. «Premesso che chi arriva a cent’anni ha senza dubbio alla base una predisposizione genetica, - osserva Carlo Grilli, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Trieste -, ci sono diversi fattori che influiscono positivamente la qualità della vita, a partire da una rete di servizi sanitari e sociali che funziona ed è migliorata nel corso degli anni. Tale è il numero dei centenari in città che, nel corso del mio passato mandato da assessore, - ricorda - organizzammo una cena per loro e si presentarono in 64». Trieste è certamente una città misura di anziano. «Siamo una città che include, - osserva Grilli - e abbiamo fatto un ulteriore passo avanti, puntando a non organizzare più iniziative rivolte solo agli anziani, ma con gli anziani, aperte e a tutti e alle quali loro partecipano assieme gli altri».

Le persone vivono sempre di più, ormai è un dato di fatto. Cent’anni fa, per esempio, in Veneto e Friuli insieme i centenari erano appena tre. Se quella di Trieste, seguita da quella di Udine, in un rapporto residenti-centenari, è la provincia tra le più longeve di Italia, anche in quella di Gorizia con 31 centenari (12 nel comune di Gorizia) su 139.403 residenti, e in quella di Pordenone dove hanno raggiunto i 100 anni 81 (12 nel comune di Pordenone) dei 312.533 abitanti, vantano percentuali rilevati.

Da uno sguardo agli altri Comuni, risulta che Monfalcone conta 5 centenari, Grado solo uno, Cervignano del Friuli, Gemona e Tolmezzo ne contano 2, Cormons ne registra 4, nei comuni di Palmanova, Aquileia, Lignano Sabbiadoro, sempre stando ai dati Istat, nemmeno uno. A Cividale del Friuli se ne contano 6.

«Per raggiungere un’età così importate servono evidenti elementi soggettivi di buona salute, - premette lo psicoterapeuta Mauro Cauzer, segretario di Aris, l’Associazione ricerca, interventi, studi sull'invecchiamento - ma per conquistare la longevità servono anche una buona alimentazione, attività fisica, e tenere allenato il cervello».

Nel caso specifico di Trieste, Cauzer valuta che «gli anziani qui possono contare su una valida rete di servizi, come quello del trasporto pubblico che permette loro totale autonomia, sulla una sanità pubblica che non si riscontra in altre regioni italiane, e di una proposta di iniziative culturali molto ampia».

E spiega: «A Trieste gli anziani vanno al mare più che altrove, nuotano e dunque si tengono in allenamento, sono sempre in prima fila quando si tratta di assistere a proposte culturali, vanno a teatro, e leggono molto. Tra l’altro - conclude - a Trieste si registra un’elevata vendita di parole crociate, un ottimo sistema per far lavorare il cervello. Un insieme di fattori che certamente - conclude lo psicoterapeuta - influiscono sul raggiungimento di certi traguardi». —


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo