Boom al concorso Ater, più di 800 candidati per 4 posti da impiegato
TRIESTE Più di ottocento per quattro posti da impiegato. La fame di lavoro supera quella degli alloggi Ater. La prova arriva dal bando scaduto il 20 agosto scorso per la selezione esterna di quattro impiegati a tempo pieno e indeterminato da assumere all’Ater di Trieste. Agli uffici di piazza Foraggi sono già arrivate oltre ottocento candidature e altre via posta potrebbero giungere in queste ore.
Un boom di richieste mai visto che ha preso in contropiede i vertici dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale di Trieste che sono ora alla ricerca di un luogo adatto dove sostenere le prove di selezione scritte e orali. «Visti i tempi ci aspettavamo un bel numero di domande, ma non così tante. Stiamo valutando la disponibilità del palazzetto dello sport. La nostra stima era la metà delle richieste che sono arrivate. Si tratta pur sempre di posizioni di livello basso» spiega Antonio Ius, direttore generale dell’Ater di Trieste. Quattro anni fa, a un analogo bando per impiegati amministrativi, si presentarono in 300. In quell’occasione fu sufficiente l’aula magna dell’Università di Trieste. Questa volta, invece, bisognerà attrezzarsi con un spazio più capiente.
Il bando del resto non era messo neppure così in evidenza. Per trovarlo sul sito dell’Ater di Trieste bisogna cercarlo nella sezione “amministrazione trasparente”. In realtà su questi bandi funziona il passaparola della rete che arriva ovunque. A fare lievitare le domande sono stati i requisiti richiesti, come il semplice diploma di scuola media superiore (4 o 5 anni). Inoltre la domanda poteva essere presenta in carta semplice (e quindi a costo zero). Non c’erano diritti di segreteria da corrispondere. Al massimo le spese di una raccomandata per chi non poteva consegnare la domanda a mano o inviarla tramite posta elettronica certificata.
La speranza dell’Ater è che non tutti si presentino a sostenere le prove. Si spera di perdere almeno un centinaio di aspiranti per strada. «Molte domande arrivano da fuori Trieste e fuori regione» precisa il direttore Ius. C’è poi il fattore età. Non si tratta, però, esclusivamente di neodiplomati. «La volta precedente le domande riguardavano molte persone con più di 30, 40 o 50 anni, alcune già parzialmente occupate. Non erano persone di primo pelo, insomma. Molti di loro puntavano a cambiare lavoro per uno più sicuro e stabile» aggiunge Ius. In effetti il fascino di uno posto all’Ater, al di là dell’attrazione per l’impegno da mezze maniche, è quello del posto pubblico. Che, in termini occupazionali, è come vincere all’enalotto.
Intanto, come annunciato, la giunta regionale, su proposta dell'assessore al Territorio, Graziano Pizzimenti, ha rinnovato gli incarichi degli attuali direttori generali delle Ater per ulteriori dodici mesi, ovvero fino al 31 agosto del 2019, confermando nel contempo i compensi lordi annui. Sono così stati confermati alla guida delle Ater: per l'Alto Friuli Sandra Canciani; per Gorizia Alessandra Gargiulo; per Pordenone Angioletto Tubaro; per Trieste Antonio Ius e per Udine Riccardo Toso. In questo modo Ius potrà seguire fino in fondo l’iter per l’assunzione di quattro impiegati. E gestire la carica degli 800. —
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