Boom a relazioni pubbliche L’università s’allarga a Gorizia
Relazioni pubbliche registra un balzo in avanti a doppia cifra nel numero delle immatricolazioni. Il dato definitivo diffuso dall'Università di Udine rivede al ribasso il trend di crescita dell'ultima settimana di iscrizioni, ma rimane sicuramente positivo ed importante. L'exploit finale racconta infatti di un segno "più" del 33% e per la verità rimane un ulteriore margine di miglioramento dal momento che per i passaggi, i trasferimenti e le domande in ritardo c'è tempo fino al 7 gennaio. Al netto di questo, gli studenti immatricolati al primo anno sono 144 contro i 109 del 2014. Pressoché invariati, invece, i numeri del Dams che - al 12 ottobre - contava 55 matricole a fronte delle 57 dell'anno scorso.
«Questi sono i numeri, ma a noi interessa anche l'aspetto qualitativo», spiega la professoressa Nicoletta Vasta, direttrice del centro polifunzionale di Gorizia. La qualità, certo, ma per misurarla ci vogliono ancora una volta i dati e allora si scopre che a un anno dalla laurea, nel 2012, la percentuale di chi aveva trovato un lavoro era cresciuto dell'8,8% rispetto al 20% del 2011.
Di sicuro c'è un sentimento positivo nei confronti di Rp. L'appeal è dato con ogni probabilità dalla reputazione che il corso di laurea ha saputo costruirsi nel corso degli anni, ma anche dal capillare lavoro di reclutamento avviato l'anno scorso. «Da un lato abbiamo portato avanti operazioni di orientamento in entrata andando nelle scuole, dall'altro abbiamo portato gli studenti da noi. Siamo stati efficaci con la comunicazione e la qualità dell'offerta formativa è stata percepita», sottolinea la direttrice, riconoscendo così - implicitamente - anche l'impegno degli studenti che nel corso degli "Open days" avevano promosso iniziative di promozione sui social-network.
Nel dettaglio, la maggioranza relativa degli studenti arriva dai licei tradizionali (40,6%). Se a classico, scientifico e linguistico si aggiungono gli ex istituti magistrali e i licei sociali la maggioranza diventa allora assoluta e la percentuale sale al 64% con un incremento dei liceali del 5%. Nel quadro, scendono invece di un terzo gli studenti provenienti dagli istituti tecnici, ma crescono quelli dell'area turistica e di quella commerciale, dove si presta particolare attenzione allo studio delle lingue.
«Prossimamente avvieremo un'indagine per analizzare cosa ha determinato la scelta - assicura la professoressa Vasta -. Secondo noi, ci si iscrive a Relazioni pubbliche perché è un unicum non solo regionale. Da un lato diamo molta importanza alle lingue straniere, dall'altro abbiamo un'offerta molto elevata e diversificata di tirocini. Gli studenti sanno che il loro sapere avrà un seguito e diverrà un 'fare'. È una sorta di pre-collocamento».
La direttrice del centro polifunzionale non nasconde che parte del successo di quest'anno potrebbe essere figlio della chiusura a Trieste di Scienze della Comunicazione. «Ipotizzavamo che quel bacino potesse riversarsi da noi, però se è vero che le lauree triennali attirano soprattutto studenti a livello regionale, è anche vero che di triestini puri al primo anno non ne abbiamo tanti».
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