Bonus condizionatori 2022: ecco quali sono le quattro strade per stare al fresco e risparmiare

TRIESTE Tutti lo chiamano bonus condizionatori, ma di fatto un vero e proprio bonus condizionatori non esiste. Perché sono almeno quattro diverse le strade previste anche nel 2022 per installare un nuovo impianto di climatizzazione o sostituire quello esistente nella propria abitazione. Con una sola novità sostanziale rispetto all’anno scorso: per chi usufruisce del bonus mobili, il tetto di spesa non è più di 16 mila euro, ma è sceso a 10 mila.

Le regole

La detrazione vale per impianti specifici: climatizzatori a basso consumo energetico; deumidificatori d’aria; termopompa o pompa di calore. Per poter utilizzare l’agevolazione è necessario che lo stabile sia a norma di legge, che sia già accatastato oppure in fase di accatastamento e in regola con i pagamenti; che i lavori siano saldati con sistemi tracciabili (bonifico “parlante”) e che siano documentati. Chi effettua la spesa entro il 31 dicembre 2022, può recuperare il 50, 65 o 110 per cento dell’importo sotto forma di credito fiscale a partire dalla dichiarazione dei redditi dell’anno prossimo e per 10 annualità (nel caso di ricorso a incentivi del 50 e 65%) o 4 se si tratta del superbonus al 110%. In linea di massima, dopo gli intoppi degli ultimi mesi sulla cessione del credito, è più difficile ricorrere allo sconto in fattura o alla cessione del credito, ma - tranne che per il bonus mobili - la possibilità è valida anche quest’anno.

L’Iva agevolata

Per l’acquisto di un nuovo condizionatore c’è anche il vatnaggio dell’Iva agevolata al 10 per cento, ma è bene sapere che non viene applicata sul totale dell’importo versato, ma solo sulla differenza tra il valore del servizio e il costo del condizionatore. Questo significa che, per trasporto, montaggio e servizi accessori l’Iva rimane al 22%.

I documenti all’Enea

Chi installa in casa propria un impianto di climatizzazione utilizzando uno dei bonus previsti, è tenuto a trasmettere all’Enea i documenti relativi all’intervento entro 90 giorni da montaggio e collaudo. Ciò può avvenire in modo esclusivamente digitale, collegandosi al sito dell’agenzia: per gli interventi che usufruiscono delle agevolazioni fiscali di riqualificazione energetica, è necessario produrre anche l’asseverazione tecnica di un professionista abilitato. Per chi esegue lavori di ristrutturazione edilizia con risparmio energetico e viola l’obbligo, come ha chiarito in due diverse occasioni l’Agenzia delle Entrate, non c’è comunque il rischio di perdere il diritto alla detrazione fiscale.

Le quattro strade per installare il climatizzatore:

  1. Si può acquistare un nuovo condizionatore usufruendo della detrazione fiscale del 50% nell’ambito del bonus ristrutturazioni. L’impianto di climatizzazione dev’essere di classe almeno A+. Fino al 31 dicembre 2024 questo tipo di intervento consente di recuperare un risparmio fiscale del 50% in dieci annualità. L’importo massimo che si può portare in detrazione è di 96.000 euro. Sono consentiti lo sconto in fattura e la cessione del credito
  2. Anche per chi utilizza il bonus mobili è necessario che il condizionatore di nuova installazione sia di classe A+ o superiore. In questo caso, però, è necessario che l’acquisto dell’impianto sia legato a un intervento di manutenzione straordinaria dell’immobile in cui verrà collocato: il tetto di spesa è di 10 mila euro entro il 31 dicembre prossimo, che scende a 5 mila nei due anni successivi. Non sono ammessi sconto in fattura e cessione del credito.
  3. Nessuna necessità di effettuare interventi edilizi, ma chi vuole utilizzare l’ecobonus al 65% per un nuovo impianto di climatizzazione ha l’obbligo di sostituire un vecchio impianto con uno di classe energetica A+++ dotato di pompa di calore. Per questo tipo di agevolazione, l’importo massimo delle spese ammesse alla detrazione fiscale è di 46.154 euro. Sono consentiti sconto in fattura e cessione del credito.
  4. Pur non essendo previsti in maniera esplicita tra gli interventi che godono del superbonus, se l’acquisto e il montaggio dei condizionatori avvengono contestualmente a lavori “trainanti” di efficientamento energetico del condominio, è possibile estendere il beneficio anche al singolo appartamento, per cui si può quindi godere del maxi incentivo del 110% per la climatizzazione. Consentiti sconto in fattura e cessione del credito.

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